martedì 7 Ottobre 2025
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Avellino, colpita da raiders: Poste ferme, 36 comuni al buio.

Un’ondata di violenza colpisce la rete di Poste Italiane nella provincia di Avellino, con un nuovo, audace attacco a Scampitella che si aggiunge a una serie di episodi pregressi.

L’evento, consumatosi nelle prime ore del mattino, ha visto i criminali impiegare la tecnica della “marmotta”, un metodo di attacco particolarmente devastante che sfrutta l’esplosione controllata per forzare l’apertura degli sportelli automatici.
L’impatto dell’esplosione, udito dai residenti ancora immersi nel sonno, ha provocato danni significativi alla struttura dell’ufficio postale di Scampitella, in via Piave, mettendo in luce la vulnerabilità degli ATM (Automated Teller Machines) e la crescente sofisticazione delle tecniche criminali utilizzate.
Nonostante la violenza dell’attacco, le prime indagini dei Carabinieri suggeriscono che i malvivoli non siano riusciti a sottrarre una somma rilevante, probabilmente a causa di misure di sicurezza preesistenti o di un tempestivo intervento delle forze dell’ordine.
La crescente frequenza di questi attacchi ha spinto la Direzione Provinciale di Poste Italiane ad adottare misure preventive drastiche.

Per contrastare la spirale di violenza e proteggere il servizio essenziale offerto alla comunità, è stato disposto un blocco temporaneo degli erogatori automatici in ben 36 comuni della provincia.

Questa decisione, seppur temporanea, limita l’operatività degli ATM dalle ore 19:00 fino alle 8:30 del mattino successivo, generando disagi per la popolazione ma allo stesso tempo segnalando la gravità della situazione e l’impegno delle Poste Italiane nella garanzia della sicurezza.
L’episodio di Scampitella solleva interrogativi sulla sicurezza delle infrastrutture finanziarie e sulla necessità di un coordinamento più efficace tra le forze dell’ordine, Poste Italiane e le amministrazioni locali.
Oltre alle misure di sicurezza tecnologiche, si rende urgente una riflessione più ampia su strategie di prevenzione del crimine che tengano conto delle dinamiche socio-economiche che possono favorire tali fenomeni.
L’incremento delle pattuglie nelle ore notturne, l’installazione di sistemi di videosorveglianza più avanzati e la collaborazione con la cittadinanza per segnalare attività sospette potrebbero rappresentare elementi chiave per contrastare efficacemente questa piaga che affligge il territorio.
La resilienza della comunità e l’impegno congiunto di tutti gli attori coinvolti saranno fondamentali per ripristinare un clima di sicurezza e fiducia.

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