martedì 7 Ottobre 2025
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Infortuni sul lavoro: calo morti, cresce il rischio in itinere

I primi otto mesi del 2024 rivelano un quadro complesso e sfumato riguardo alla sicurezza sul lavoro in Italia, delineato dai dati Inail aggiornati ad agosto.
Sebbene si registri una diminuzione complessiva degli infortuni mortali, la ripartizione per tipologia e contesto solleva interrogativi cruciali sulle priorità da affrontare per tutelare la vita dei lavoratori.
L’analisi dei decessi sul lavoro evidenzia un calo del 3% nelle denunce relative agli infortuni occorsi durante l’attività lavorativa vera e propria, per un totale di 488 eventi.

Questo dato, apparentemente positivo, necessita di un’interpretazione cauta, poiché la riduzione potrebbe riflettere anche una minore attività produttiva o cambiamenti nella classificazione degli eventi.
Al contrario, destano preoccupazione i 186 decessi denunciati in itinere, ovvero durante il tragitto casa-lavoro, che segnano un aumento dell’8,8%.

Questa crescita significativa indica una vulnerabilità crescente dei lavoratori durante gli spostamenti, sottolineando la necessità di interventi mirati a migliorare la sicurezza delle infrastrutture e dei mezzi di trasporto utilizzati.
L’incremento degli infortuni in itinere potrebbe essere attribuibile a diversi fattori, tra cui l’aumento del traffico, la scarsa manutenzione delle strade, le condizioni meteorologiche avverse o, potenzialmente, a una maggiore incidenza di fattori di rischio legati al pendolarismo (stress, affaticamento, utilizzo di mezzi di trasporto personali in condizioni non ottimali).
Considerando l’insieme degli infortuni denunciati (escludendo gli studenti), si osserva una lieve diminuzione dell’1,6% nelle denunce relative agli infortuni in occasione di lavoro, con un totale di 271.976 eventi.

Parallelamente, si registra un aumento dell’1,0% negli infortuni in itinere, che raggiungono quota 61.799.
Questo dato evidenzia come, pur con un miglioramento nella sicurezza durante l’attività lavorativa, la fragilità dei lavoratori non diminuisce durante gli spostamenti, suggerendo una disconnessione tra le misure di prevenzione adottate nei luoghi di lavoro e quelle applicate durante il percorso casa-lavoro.
L’analisi più approfondita dei dati richiederebbe un’indagine sulle cause specifiche di questi infortuni, per identificare i fattori di rischio prevalenti e sviluppare strategie di prevenzione più efficaci.

Ad esempio, sarebbe opportuno valutare l’impatto delle nuove tecnologie, delle modalità di lavoro flessibili e della precarietà occupazionale sulla sicurezza dei lavoratori, sia in ambito lavorativo che durante gli spostamenti.

Inoltre, è fondamentale promuovere una cultura della sicurezza più diffusa, coinvolgendo attivamente i lavoratori, i datori di lavoro, le istituzioni e le organizzazioni sindacali.

L’obiettivo deve essere quello di garantire non solo la conformità alle normative, ma anche un reale cambiamento di mentalità, volto a proteggere la vita e l’integrità fisica di ogni lavoratore.

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