Sciopero CGIL Lombardia: protesta per Mediterraneo orientale e diritti.

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In risposta all’escalation di violenza e alle preoccupanti dinamiche geopolitiche che coinvolgono il Mediterraneo orientale, la Confederazione Generale del Lavoro (CGIL) in Lombardia ha indetto uno sciopero generale con una fitta rete di iniziative a livello regionale.

Questa mobilitazione, che si pone come atto di profonda denuncia e rivendicazione di valori imprescindibili, si articola in una serie di manifestazioni e presidi distribuiti su gran parte del territorio lombardo, riflettendo la sensibilità diffusa verso la crisi umanitaria e la violazione del diritto internazionale.

Il cuore pulsante della protesta, il corteo principale, si terrà a Milano, con partenza alle ore 9 da Porta Venezia e conclusione in Piazza Leonardo da Vinci, presso il Politecnico.
Questa scelta strategica sottolinea l’importanza del mondo accademico e della ricerca nel dibattito pubblico e nella formazione di una coscienza critica.

Contemporaneamente, e in un segno di capillare presenza territoriale, si terranno iniziative in diverse città: a Como, il presidio in Piazza Cavour si propone come punto di raccordo con le comunità del lago; a Lecco, il ritrovo anticipato in Piazza Diaz mira a coinvolgere attivamente la popolazione locale; a Crema, il corteo da Piazza Duomo a Piazza Garibaldi rafforza il messaggio di protesta a livello locale; a Monza, la passeggiata da Piazza Castello all’Arengario di Piazza Roma simboleggia la rivendicazione di diritti fondamentali.

La rete di mobilitazioni si estende ulteriormente, con presidi a Brescia (Largo Formentone) e Bergamo (Piazza Matteotti), a testimonianza di un sentire comune che trascende i confini provinciali.

Lodi, con la sua manifestazione serale in Corso Umberto, davanti alla Prefettura, sottolinea la necessità di un impegno costante e ininterrotto.

A Mantova, il presidio pomeridiano in Piazza Gramsci rappresenta un momento di riflessione e di confronto con le realtà locali.
Pavia, con il suo appuntamento anticipato in Piazza della Stazione, esprime la volontà di dare voce alle preoccupazioni della comunità universitaria e del territorio.

Sondrio, con il presidio davanti alla Prefettura, rafforza il messaggio di solidarietà internazionale.

Legnano, situata nell’area del Ticino-Olona, con la concentrazione in Piazza San Magno, dimostra l’impegno verso i diritti dei lavoratori e dei migranti.

Infine, la mobilitazione in Valcamonica, a Breno, testimonia la volontà di coinvolgere anche le comunità montane.

La CGIL Lombardia definisce questo sciopero, fissato per il 3 ottobre, come un atto di profonda valenza politica e morale.

Al di là della protesta specifica, si tratta di un’affermazione inequivocabile dei principi costituzionali e del diritto internazionale, che vedono minacciate la libertà di navigazione, la sicurezza dei civili e la pace globale.

Il sindacato denuncia con fermezza le azioni di guerra e la violenza ingiustificata, sottolineando la necessità di un’azione diplomatica e di una risposta umanitaria tempestiva ed efficace, in linea con i dettami del diritto internazionale e dei trattati di protezione dei civili in zone di conflitto.
Questa mobilitazione è un appello alla responsabilità collettiva e un invito a non rimanere indifferenti di fronte alla sofferenza altrui e alla violazione dei diritti umani.