Arpa Lombardia potenzia la sua rete radar: un investimento strategico per la resilienza territorialeArpa Lombardia rafforza il suo impegno nella sorveglianza meteorologica e nella prevenzione del rischio idrogeologico con un significativo ampliamento della sua rete di radar meteorologici.
L’imminente installazione di un nuovo strumento a Pavia, previsto per l’anno prossimo, porterà a quattro il numero di radar a disposizione dell’agenzia, consolidando la Lombardia come regione all’avanguardia in questo settore cruciale.
L’attuale rete è composta da due radar fissi situati a Desio (Monza) e Flero (Brescia), affiancati da un radar meteorologico mobile attualmente dislocato a Bormio (Sondrio) in vista dei Giochi Invernali di Milano-Cortina 2026, un evento che impone un monitoraggio meteorologico particolarmente accurato.
La decisione di ampliare la rete radar si è concretizzata durante la sesta edizione del Convegno nazionale di Radarmeteorologia RadMet2025.
IT, un evento triennale organizzato da Arpa Lombardia a Palazzo Lombardia, che ha visto la partecipazione di operatori, ricercatori e professionisti provenienti da tutto il panorama scientifico, accademico, ambientale, meteorologico, della protezione civile e dell’industria.
Il convegno ha rappresentato un’occasione di confronto e di aggiornamento sulle ultime tecnologie e metodologie nel campo della radarmeteorologia, un settore in continua evoluzione e di fondamentale importanza per la gestione del rischio naturale.
Fabio Cambielli, direttore generale di Arpa Lombardia, ha sottolineato come questa iniziativa consolidi la posizione della regione come leader nazionale negli investimenti e nell’innovazione nel campo della meteorologia operativa.
L’attivazione dei radar esistenti nel 2023 ha dimostrato l’efficacia del sistema, integrandosi perfettamente con la rete radar nazionale e fornendo dati essenziali per l’osservazione e la gestione di eventi meteorologici estremi, sempre più frequenti e intensi a causa dei cambiamenti climatici.
Il convegno ha visto la partecipazione di un ampio spettro di istituzioni, con la presenza di 11 Università e Istituti di ricerca italiani, 5 istituti di ricerca internazionali, 4 agenzie ambientali, 6 servizi meteorologici regionali e il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile.
Questo ampio coinvolgimento testimonia l’importanza strategica della radarmeteorologia per la sicurezza del territorio e la necessità di una collaborazione sinergica tra i diversi attori coinvolti.
Il patrocinio di Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ed Ersaf (Ente Regionale per le Speciali Funzioni Agricole Forestali) sottolinea ulteriormente l’importanza di integrare la sorveglianza meteorologica con la gestione sostenibile del territorio e delle risorse naturali.
L’ampliamento della rete radar non si limita alla semplice acquisizione di dati meteorologici.
Si tratta di un investimento strategico per migliorare la capacità di previsione, l’allerta precoce e la risposta agli eventi meteorologici estremi, contribuendo a proteggere le persone, le infrastrutture e l’ambiente.
L’analisi dei dati radar, integrata con altre fonti di informazione, consente di sviluppare modelli di previsione più accurati e di fornire indicazioni precise per la gestione del rischio idrogeologico, un aspetto cruciale per una regione come la Lombardia, caratterizzata da una complessa idrografia e da una elevata densità abitativa.
L’evoluzione tecnologica nel campo della radarmeteorologia offre nuove opportunità per migliorare la resilienza territoriale e per affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici.