Bambini di Gaza: l’Italia li accoglie, un volo di umanità

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Ieri, un ulteriore atto di umanità ha attraversato i cieli del Mediterraneo: un C-130 dell’Aeronautica Militare, partito da Eilat Ramon (Israele), ha trasportato in Lombardia quattro bambini palestinesi gravemente feriti, segnando un tassello nella complessa rete di solidarietà che l’Italia ha intessuto per accogliere i più vulnerabili provenienti da Gaza.

Questo volo, orchestrato con precisione chirurgica, è il riflesso di un impegno profondo e radicato, che trascende le barriere geopolitiche e si focalizza sulla tutela dei diritti fondamentali, in particolare quelli dell’infanzia.

I quattro piccoli, di età compresa tra i 7 e gli 11 anni, viaggiavano accompagnati dai loro familiari, testimoni silenziosi di un dolore immenso.

La loro condizione, descritta come lesioni neurologiche derivanti da esplosioni, richiede cure specialistiche e un supporto psicologico intensivo.

La decisione di trasferirli in Italia, una scelta delicata e ponderata, è stata preceduta da una prima valutazione medica a bordo dell’aereo, al fine di stabilizzare le loro condizioni e preparare il terreno per l’accoglienza nelle strutture ospedaliere regionali.
Tre dei bambini sono stati indirizzati verso ospedali lombardi di eccellenza: il Papa Giovanni XXIII di Bergamo, gli Spedali Civili di Brescia e l’Ospedale Niguarda di Milano.

Il quarto, con esigenze specifiche, è stato trasferito a Trieste.
Questo gesto di accoglienza si inserisce in un quadro più ampio: dall’inizio dell’anno, la Lombardia ha dato ospitalità e cure a ben 23 bambini palestinesi, un numero che testimonia l’impegno concreto della regione nella risposta alle emergenze umanitarie.
L’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, ha sottolineato come questa operazione rappresenti una conferma tangibile della disponibilità della Lombardia ad accogliere e curare minori provenienti da contesti bellici, spesso segnati da traumi fisici e psicologici devastanti.

La realizzazione di questa complessa missione è stata resa possibile grazie a una sinergia straordinaria tra diverse istituzioni: la Presidenza del Consiglio dei Ministri, i Ministeri della Difesa, degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dell’Interno, il Dipartimento della Protezione Civile nazionale, la Regione Lombardia, l’Areu e la rete ospedaliera regionale.
Un esempio di come la collaborazione istituzionale possa tradursi in azioni concrete a favore dei più deboli.

Parallelamente, prosegue la campagna di raccolta fondi promossa da Regione Lombardia in collaborazione con Fondazione Progetto Arca.

L’obiettivo è fornire un sostegno integrale ai bambini e alle loro famiglie durante la permanenza in Italia, andando oltre le cure mediche e affrontando le necessità primarie: abbigliamento, materiale scolastico, giochi e tutto ciò che può contribuire a ricostruire un barlume di normalità in un contesto di profonda incertezza e sofferenza.
Questi gesti di solidarietà non sono solo un atto di compassione, ma anche un messaggio di speranza per un futuro in cui i diritti dei bambini, ovunque essi si trovino, siano finalmente rispettati.