Lombardia, Fontana chiede emergenza nazionale: maltempo senza sosta.

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La persistente ondata di maltempo che sta affliggendo la Lombardia, con ripercussioni estese e crescenti, ha portato il Presidente della Regione, Attilio Fontana, a sollevare una richiesta formale al Governo nazionale: la dichiarazione dello stato di emergenza su scala nazionale.
Questa richiesta, prodotta in un contesto di crescente preoccupazione e danno, mira a sbloccare risorse e strumenti operativi necessari per affrontare un’emergenza che si è manifestata in diverse fasi e con intensità variabili.
L’emergenza non è un evento singolo, bensì una sequenza di eventi meteorologici estremi che hanno messo a dura prova la resilienza del territorio e delle comunità lombarde.
Il 9, il 10 e l’11 settembre, la zona compresa tra Como e Lecco ha subito l’impatto di piogge torrenziali, con conseguenti smottamenti, frane e inondazioni che hanno compromesso infrastrutture vitali e reso inagibile un numero significativo di abitazioni.
Successivamente, il 22 settembre, un’ulteriore ondata di maltempo ha colpito Milano e le province limitrofe di Como, Monza, Varese, Sondrio, Bergamo, Brescia, Lecco e Pavia, provocando gravi allagamenti, disagi alla circolazione e danni diffusi al patrimonio pubblico e privato.
La combinazione di questi eventi, aggravata da un contesto di vulnerabilità strutturale e cambiamenti climatici, ha saturato le capacità di risposta del sistema di protezione civile regionale, rendendo urgente un intervento a livello nazionale.
La richiesta di stato di emergenza non si limita a una mera gestione dell’emergenza immediata.
Essa implica la necessità di un piano di ricostruzione e riqualificazione del territorio, finalizzato a mitigare i rischi futuri e a rendere le comunità più resilienti agli eventi meteorologici estremi.

Si tratta di un’analisi approfondita delle cause dei danni, che potrebbe rivelare insufficienze nella pianificazione urbanistica, nell’adeguamento delle infrastrutture e nella manutenzione del territorio.
Inoltre, lo stato di emergenza nazionale consentirebbe l’accesso a finanziamenti straordinari per interventi urgenti e per la predisposizione di misure di prevenzione, come il rafforzamento delle difese idrauliche, la realizzazione di opere di regimazione dei corsi d’acqua e il miglioramento dei sistemi di allerta precoce.

La fragilità del territorio lombardo, esposto a rischi idrogeologici complessi e amplificati dagli effetti del cambiamento climatico, rende imprescindibile un approccio integrato e di lungo periodo, che coinvolga tutti i livelli istituzionali e le diverse competenze.
La richiesta del Presidente Fontana rappresenta quindi un appello a un impegno collettivo per la salvaguardia del territorio e la tutela delle comunità lombarde, in un contesto di crescente incertezza climatica.