Truffe agli anziani: arrestati a Milano e indagini a Lodi

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L’aggravarsi dei fenomeni di furto e frode a danno di persone anziane, un’emergenza sociale silenziosa, ha portato all’arresto di due uomini peruviani a Milano, e a un’indagine parallela a Lodi, che mette in luce una dinamica preoccupante.
I due soggetti, entrambi con precedenti penali, sono stati individuati dalla polizia in seguito a un’attività di osservazione mirata, condotta dalla sezione antiborseggio della Squadra Mobile.

L’attenzione degli agenti era stata catturata dalla loro condotta sospetta, in particolare dall’utilizzo insistente e goffo di una carta di credito.

L’indagine ha rivelato che uno degli uomini tentava ripetutamente di effettuare pagamenti in un minimarket, mentre il complice manteneva il ruolo di “palo”, una figura chiave in queste operazioni criminali, volta a distrarre l’attenzione e a facilitare l’azione del borseggiatore o del truffatore.
Il tentativo di prelievo presso uno sportello bancomat, anch’esso fallito, ha ulteriormente rafforzato il sospetto.
Le perquisizioni successive hanno portato al recupero della carta di credito, intestata a una donna ottantottenne, unitamente a un telefono cellulare con codice di blocco sconosciuto e a una somma di 550 euro.
Il complice, a sua volta, era in possesso della ricevuta di consultazione del saldo del conto corrente collegato alla carta, e una somma di 600 euro.

La vittima, una donna anziana, ha denunciato di essersi accorta solo rientrata a casa della sottrazione della sua carta e dei prelievi fraudolenti per un ammontare di mille euro.

Il tempestivo intervento della polizia ha permesso la restituzione della carta e del denaro sottratto, ma l’episodio solleva interrogativi profondi sulla vulnerabilità delle persone anziane e sulla necessità di strategie di prevenzione più efficaci.
Il caso milanese si inserisce in un quadro allarmante, come dimostra l’analoga vicenda verificatasi a Lodi, dove un gruppo composto da due colombiani e un cubano è stato denunciato per aver rapinato una donna settantottenne, causandole una caduta a terra per sottrarle il portafoglio.
I malviventi, in questo caso, hanno speso 700 euro per l’acquisto di un cellulare e prelevato 1500 euro da uno sportello bancomat, venendo identificati grazie alle registrazioni delle telecamere di sorveglianza, alla lettura delle targhe dei veicoli utilizzati e alla testimonianza della vittima.
Questi episodi, pur nella loro diversità, condividono un denominatore comune: la predazione sui più deboli, sfruttando la fragilità e, spesso, la fiducia riposta nelle persone.
La crescente sofisticazione delle tecniche di truffa e furto richiede un impegno congiunto da parte delle forze dell’ordine, delle istituzioni e della società civile per proteggere le persone anziane, promuovere la consapevolezza sui rischi e rafforzare i sistemi di controllo e prevenzione.
La sensibilizzazione, l’educazione finanziaria e il supporto psicologico sono strumenti fondamentali per contrastare questa piaga sociale e garantire la sicurezza e la dignità delle persone più vulnerabili.