Lombardia in mobilitazione: CGIL contro gli eventi della Flottilla

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Il 3 ottobre, la Lombardia si anima di un’onda di mobilitazione sindacale promossa dalla CGIL, un’espressione tangibile di profondo disagio e di impegno civile in risposta agli eventi che hanno coinvolto la Flottilla.
Ben quindici iniziative, ognuna un punto focale di un sentimento diffuso, si dispiegano sul territorio regionale, delineando una geografia della protesta che tocca centri urbani e aree periferiche, creando un quadro di solidarietà internazionale e di rivendicazione dei diritti umani.
Il cuore pulsante della mobilitazione si concentra a Milano, dove un corteo, partendo da Porta Venezia alle ore 9, si snoda lungo le vie della città fino al Politecnico, in Piazza Leonardo da Vinci, un punto simbolico di incontro tra sapere e impegno sociale.

Parallelamente, la protesta si propaga lungo l’asse del Lago di Como, con un presidio previsto in Piazza Cavour alle ore 10, mentre a Lecco, l’appuntamento anticipato in Piazza Diaz enfatizza la necessità di una risposta tempestiva e univoca.
La rete di iniziative si estende ad altre città strategiche: Crema, con il corteo che da Piazza Duomo conduce a Piazza Garibaldi; Monza, dove la marcia da Piazza Castello si dirige verso l’Arengario di Piazza Roma, fulcro della vita cittadina; Brescia e Bergamo, con presidi fissi in Largo Formentone e Piazza Matteotti rispettivamente, testimonianze di un impegno costante; Lodi, dove un presidio serale in Corso Umberto, di fronte alla Prefettura, prosegue la protesta anche nelle ore notturne.

Il pomeriggio vede Mantova convergere in Piazza Gramsci, mentre Pavia anticipa la mobilitazione con un appuntamento alle 7.30 in Piazza della Stazione, un segnale di pronta reazione e di condivisione di valori.
A Sondrio, un presidio davanti alla Prefettura alle 10.30 rappresenta l’impegno del territorio montano, mentre Legnano, nell’area Ticino-Olona, si concentra in Piazza San Magno, sottolineando la necessità di una risposta unitaria in un contesto geografico specifico.

Infine, la Valcamonica si unisce alla mobilitazione con un appuntamento a Breno, dimostrando la partecipazione di ogni angolo della regione.
La CGIL Lombardia definisce questo sciopero come una “manifestazione straordinaria”, un atto che trascende le rivendicazioni sindacali tradizionali per abbracciare questioni di primaria importanza per la comunità internazionale.
Si tratta di una chiara affermazione dei principi cardine della libertà, della sicurezza, della pace internazionale e, soprattutto, della solidarietà internazionale.

Il sindacato denuncia con forza come atti di guerra e violenza contro persone inermi mettono in discussione questi valori fondamentali, esortando alla riflessione e all’azione per un futuro basato sul rispetto dei diritti umani e sulla giustizia globale.
La mobilitazione del 3 ottobre si configura, quindi, non solo come una protesta, ma come un appello alla coscienza civile e alla responsabilità collettiva.