martedì 7 Ottobre 2025
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Ponte Messina: Urgente revisione dopo le criticità sollevate.

È imperativo che l’esecutivo riveda urgentemente la decisione relativa alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, alla luce delle gravissime criticità sollevate dalla Corte dei Conti.
Le irregolarità riscontrate nell’iter procedurale, caratterizzato da una fretta manifesta e potenzialmente compromettente la legittimità dell’intera operazione, richiedono un’analisi approfondita e una sospensione immediata.
La lettera indirizzata al vicepresidente della Commissione europea, Stéphane Séjourné, non è un gesto formale, ma un atto di responsabilità volto a sollecitare un controllo indipendente e rigoroso.

L’attivazione di una procedura di gara risalente a oltre due decenni fa, con un’impennata dei costi superiore al 300%, desta serie preoccupazioni in termini di trasparenza e correttezza.

L’incremento esponenziale del budget, unitamente alla riapertura di un appalto così datato, merita un esame minuzioso sotto il prisma della Direttiva europea sugli appalti pubblici.
Questa vicenda non è limitata a una mera questione di gestione finanziaria.

Essa solleva interrogativi fondamentali sull’applicazione dei principi di legalità, trasparenza e concorrenza nel processo decisionale pubblico.

L’urgenza percepita nell’avviare i cantieri, presumibilmente motivata da considerazioni politiche o di immagine, non può giustificare l’elusione di procedure corrette e la compromissione dell’interesse pubblico.

La costruzione del ponte, lungi dall’essere un progetto di sviluppo infrastrutturale, rischia di trasformarsi in un fardello economico e burocratico per lo Stato italiano, se non venissero affrontate con la massima serietà e tempestività le problematiche emerse.
È fondamentale valutare se i benefici attesi dal progetto, in termini di collegamento infrastrutturale, crescita economica e sviluppo sociale, siano effettivamente proporzionati ai costi, ai rischi e alle potenziali conseguenze negative.
L’intervento della Commissione europea è cruciale per garantire che l’operazione rispetti i principi fondamentali del diritto dell’Unione Europea e per tutelare l’integrità del mercato unico.
Un controllo indipendente e imparziale può contribuire a ristabilire la fiducia dei cittadini e a prevenire abusi di potere.

La richiesta di un incontro con il vicepresidente Séjourné è un passo necessario per avviare un dialogo costruttivo e trovare una soluzione che tuteli gli interessi della collettività e rispetti la legalità.

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