La campagna vaccinale antinfluenzale dell’Azienda Sanitaria Locale di Ascoli Piceno si avvia ufficialmente, rappresentando un intervento preventivo cruciale in un contesto epidemiologico complesso e in continua evoluzione.
La distribuzione di circa 45.000 dosi di vaccino è già in corso, destinata ai medici di medicina generale e ai pediatri che operano nei distretti di Ascoli e San Benedetto del Tronto, pronti a somministrare la protezione a una popolazione vulnerabile.
La presente stagione influenzale si presenta particolarmente impegnativa, segnata da una circolazione concomitante di diversi agenti patogeni respiratori.
Non solo il virus influenzale, con le sue classiche manifestazioni – febbre, tosse, odinofagia, mialgie e algie, cefalea, e talvolta disturbi gastrointestinali – ma anche il virus SARS-CoV-2, ancora in grado di generare ondate di infezioni, e il virus sinciziale, particolarmente aggressivo nei neonati e nei bambini piccoli.
Questa sovrapposizione di agenti infettivi aumenta il rischio di co-infezioni e complica la gestione clinica, con potenziali ripercussioni sulla rete di assistenza sanitaria.
Il direttore del Dipartimento di Prevenzione, Claudio Angelini, sottolinea l’importanza di una risposta vaccinale tempestiva e ampia, anticipando un picco di contagi concentrato nei primi mesi del nuovo anno, con una persistenza dell’attività virale che potrebbe protrarsi fino a marzo.
La campagna si propone dunque di mitigare l’impatto di questa complessa situazione, riducendo il numero di infezioni, la gravità delle malattie e il carico sui servizi ospedalieri.
Un aspetto fondamentale di questa campagna è la possibilità di co-somministrazione del vaccino antinfluenzale con il vaccino anti Covid-19 aggiornato alle varianti più recenti.
Questa strategia, oltre a semplificare il percorso di vaccinazione per i cittadini, massimizza la protezione contro due patologie potenzialmente pericolose, agendo in sinergia per rafforzare il sistema immunitario.
La vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata a diverse categorie di persone.
Oltre agli anziani (over 60), le donne in gravidanza (un investimento importante per la salute del feto) e le neo-mamme, la campagna mira a proteggere i bambini dai sei mesi in su, i soggetti fragili di ogni età (individui con patologie croniche, compromissioni immunitarie, o disabilità) e i loro contatti stretti.
Un’attenzione particolare è rivolta anche al personale sanitario, alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco, ai donatori di sangue e ai lavoratori che operano a stretto contatto con gli animali, in quanto esposti a un rischio professionale più elevato.
Le modalità di accesso alla vaccinazione sono diversificate per garantire la massima accessibilità.
Gli adulti possono rivolgersi al proprio medico di base, prenotare una vaccinazione presso i servizi vaccinali dell’AST o recarsi in una delle farmacie aderenti alla campagna.
Per i bambini, la vaccinazione è disponibile tramite il proprio pediatra o presso gli ambulatori dedicati.
Il protocollo prevede una singola dose per gli adulti e i bambini già vaccinati, mentre per i bambini di età inferiore ai nove anni che non hanno mai ricevuto il vaccino, sono necessarie due dosi a distanza di un mese per garantire una protezione ottimale.
La campagna vaccinale rappresenta un atto di responsabilità individuale e collettiva, un investimento nella salute pubblica e un baluardo contro l’impatto devastante delle malattie respiratorie.