Nel crocevia tra musica e movimento, un percorso di resilienza si rivela attraverso il *Ping Pong Parkinson World Championship*.
Nenad Bach, musicista di formazione e voce autorevole nel panorama della composizione, produzione musicale e attivismo per la pace, testimonia come una sfida neurologica possa trasformarsi in un motore di guarigione e connessione globale.
La sua esperienza personale, segnata dalla diagnosi di Parkinson nel 2010, ha generato un’iniziativa che trascende i confini nazionali, abbracciando oggi oltre 350 sezioni in 30 Paesi.
L’impossibilità di continuare a esprimersi attraverso la musica, la perdita del controllo motorio che rendeva arduo anche il semplice sincopato, lo hanno spinto a cercare alternative.
La racchetta da ping pong si è rivelata un alleato inatteso, un ponte verso il recupero fisico e psichico.
Questo approccio innovativo non è frutto di un mero capriccio, ma si basa sui principi consolidati della neuroplasticità, la capacità del cervello di riorganizzare le proprie connessioni neuronali in risposta a nuove esperienze.
Il tennistavolo, con i suoi rapidi cambi di direzione, la necessità di anticipare i movimenti dell’avversario e la precisione richiesta, stimola diverse aree cerebrali, potenziando equilibrio, coordinazione e funzioni cognitive, complementando così le terapie mediche convenzionali.
“All’inizio pensavo che nessuno sarebbe venuto,” ammette Bach, riflettendo sull’inizio del progetto PingPongParkinson nel 2017.
La sua visione, nata come risposta personale alla malattia, si è evoluta in un movimento globale, un faro di speranza che unisce il potenziale rigenerativo dello sport, la rigorosità della scienza e la forza inesauribile della resilienza umana.
Il recupero di Bach, la possibilità di ritrovare la tecnica musicale perduta grazie al tennistavolo, è una testimonianza potente del potenziale terapeutico di questa attività.
L’inclusione del ping pong nei Giochi Paralimpici ne riconosce già le qualità adattive e i benefici per persone con disabilità.
Bach, con lungimiranza, auspica che l’iniziativa Ping Pong Parkinson possa anch’essa ottenere questo prestigioso riconoscimento, elevando ulteriormente la consapevolezza e l’accessibilità di questa terapia innovativa.
Il movimento globale che ha creato dimostra che anche di fronte alle sfide più complesse, la ricerca di nuove forme di espressione e connessione può portare a una rinascita e a un impatto significativo nel mondo.