Le indagini condotte dai servizi di sicurezza ucraini (Sbu) hanno rivelato un intricato complotto orchestrato dall’Fsb russo al fine di rapire e assassinare il presidente Volodymyr Zelensky insieme ad altri eminenti dirigenti di Kiev. Si è scoperto che l’Fsb aveva pianificato di reclutare assassini tra i militari addetti alla protezione del capo dello Stato ucraino, ma grazie all’intervento tempestivo delle autorità competenti, due colonnelli del servizio di sicurezza amministrativo ucraino (Udo) sono stati arrestati.Secondo quanto riportato dal Kyiv Independent, il piano criminale era sotto la supervisione diretta di Maxim Mishustin, Dmitry Perlin e Alexey Kornev, alti funzionari della quinta sezione del servizio segreto russo. Il compito dei potenziali reclute ucraine consisteva nell’attuare un piano mirato a sequestrare il presidente per poi eliminarlo. Questa macabra operazione avrebbe dovuto costituire un “regalo” per il presidente russo Vladimir Putin in occasione del suo nuovo mandato presidenziale, ma fortunatamente si è trasformata in un fallimento per l’Fsb, come dichiarato da Maliuk.Oltre a Zelensky, anche il capo dei servizi segreti militari ucraini (Hru), Kyrylo Budanov, era stato individuato come uno degli obiettivi dell’attentato pianificato. Già in passato l’Sbu aveva svelato l’esistenza di una rete di agenti russi intenta a progettare attentati contro Zelensky. Il presidente ucraino stesso ha confermato di essere sopravvissuto a diversi tentativi di assassinio sin dall’inizio dell’invasione russa nel febbraio 2022.Queste recenti rivelazioni mettono in evidenza la costante minaccia che incombe sul presidente Zelensky e le autorità ucraine da parte delle forze nemiche esterne, sottolineando la necessità impellente di rafforzare le misure di sicurezza e vigilanza per proteggere l’integrità dello Stato e delle sue istituzioni chiave.
“Complotto Fsb russo per rapire e uccidere Zelensky sventato: due arresti”
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