Complotto sventato: piano di assassinio del presidente ucraino da parte dell’FSB russo

I servizi di sicurezza ucraini (SBU) hanno recentemente rivelato di aver sventato un intricato complotto orchestrato dall’FSB russo, mirante al rapimento e all’assassinio del presidente Volodymyr Zelensky e altri eminenti dirigenti di Kiev. Questo piano criminale prevedeva il coinvolgimento di militari incaricati della protezione del capo di stato ucraino, con due colonnelli dell’Ufficio per la sicurezza amministrativa ucraina (UDO) che sono stati arrestati in relazione a questa vicenda. La notizia è stata riportata dal Kyiv Independent, citando il capo del SBU, Vasyl Maliuk.Secondo quanto riportato dal giornale ucraino, il piano era sotto la supervisione dei dirigenti della quinta sezione dell’FSB russo: Maxim Mishustin, Dmitry Perlin e Alexey Kornev. Il compito assegnato ai potenziali reclutati ucraini era quello di “prendere in ostaggio il capo dello Stato per poi eliminarlo”. L’intento era quello di presentare l’assassinio come un “regalo” al presidente Vladimir Putin in occasione del suo nuovo mandato presidenziale; tuttavia, l’operazione si è rivelata un “fallimento” per l’FSB, come dichiarato da Maliuk.Tra gli obiettivi designati dal piano c’erano anche altre figure di spicco come il capo dei servizi segreti militari ucraini (HRU), Kyrylo Budanov. In precedenza, l’SBU aveva già annunciato la scoperta di una rete di agenti russi che stavano pianificando attentati contro Zelensky. Non è la prima volta che il presidente ucraino sfugge a tentativi di assassinio: sin dall’inizio dell’invasione russa avvenuta il 24 febbraio 2022, Zelensky ha dichiarato di essere scampato ad almeno cinque attentati.Queste minacce evidenziano la costante tensione esistente tra Ucraina e Russia e mettono in risalto la necessità cruciale per le autorità ucraine di rimanere vigili e pronte a difendere la sovranità nazionale contro ogni forma di aggressione esterna.