martedì 7 Ottobre 2025
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Genova, processo per manipoli contabili: Bucci testimone chiave

Il processo relativo ai presunti manipoli contabili che hanno coinvolto l’ex Provincia di Genova e la successiva Città metropolitana si appresta a entrare nel vivo, con una calendarizzazione che prevede l’inizio delle audizioni a gennaio.
Tra i testimoni chiave designati figura Marco Bucci, attuale Presidente della Regione Liguria e precedentemente sindaco di Genova, in un ruolo paradossalmente centrale in una vicenda che lo vede chiamato a rendere conto di dinamiche che lui stesso ha contribuito a far luce.

L’indagine, nata da un esposto presentato proprio da Bucci alla Corte dei Conti, ha portato alla luce presunte irregolarità nella gestione dei bilanci tra il 2014 e il 2018.
Secondo l’accusa, sostenuta dalla procuratrice Sabrina Monteverde, i documenti finanziari sarebbero stati artificiosamente “gonfiati”, alterando la percezione della solidità economica dell’ente.
L’ammontare complessivo delle manomissioni contestate si aggira sui 23 milioni di euro.
Il quadro è reso ancora più complesso dal fatto che otto persone hanno già scelto la via della patteggiamento, accettando pene che variano da un anno e quattro mesi a un anno.
Questi includono due ex segretari generali, quattro tecnici e due revisori dei conti, contribuendo a delineare un sistema di responsabilità stratificato.
Invece, altri otto soggetti sono stati rinviati a giudizio, inserendosi in una procedura che mira ad accertare le responsabilità individuali e la dinamica complessiva del presunto schema illecito.
Al centro dell’indagine, condotta congiuntamente da Procura e Guardia di Finanza, vi è una peculiare questione: la gestione delle aliquote relative alle imposte sulle assicurazioni auto.
L’ipotesi accusatoria sostiene che queste entrate siano state contabilizzate basandosi su proiezioni teoriche, derivanti dal numero totale di veicoli immatricolati nella provincia, anziché dal numero effettivo di veicoli effettivamente assicurati.
Questa prassi, secondo la Procura, avrebbe creato un’immagine distorta della situazione finanziaria, mascherando un deficit strutturale e proiettando l’ente in una situazione di apparente prosperità.
La figura di Marco Bucci, in quanto all’epoca sindaco, acquisisce un significato particolare.
La sua decisione di segnalare la situazione alla Corte dei Conti testimonia una volontà di trasparenza e un’attenzione all’integrità della gestione pubblica, ma lo pone anche al centro di un’indagine che mira a comprendere il contesto in cui tali anomalie si sono verificate.

La sua testimonianza sarà cruciale per ricostruire la sequenza degli eventi e chiarire il suo ruolo nella vicenda.

La difesa dei sedici imputati, articolata su un team di avvocati di comprovata esperienza (Giuseppe Sciacchitano, Massimo Boggio, Pietro Bogliolo, Antonio Rubino, Paolo Costa e Luca Rinaldi), si concentrerà probabilmente sulla contestazione della ricostruzione accusatoria, sull’analisi delle responsabilità individuali e sulla valutazione della legittimità delle pratiche amministrative utilizzate.
L’esito del processo avrà un impatto significativo non solo per gli imputati, ma anche per l’immagine delle istituzioni locali e per la percezione della trasparenza nella gestione della cosa pubblica.

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