L’impegno di una fondazione come la Crt si configura oggi come un pilastro imprescindibile per la tenuta del tessuto sociale, un ruolo accentuato dalla percezione diffusa di un impoverimento progressivo delle comunità.
Interrompere il flusso di risorse, anche modeste, significa compromettere l’operatività di realtà locali vitali: associazioni, oratori, enti che animano il territorio con iniziative estive e non solo.
Come sottolinea Anna Maria Poggi, Presidente della Crt, il sostegno finanziario è un investimento nella coesione sociale, un ponte tra istituzioni e cittadini.
Nel 2024, la Fondazione ha formalizzato 1.343 interventi, distribuendo oltre 79 milioni di euro attraverso bandi, progetti e convenzioni.
Questo ampio spettro di iniziative testimonia la capillare presenza della Crt nel panorama locale, coinvolgendo in maniera trasversale enti del terzo settore e amministrazioni comunali.
La filosofia che guida l’operato della fondazione non è quella di un mero erogatore di capitali, ma di un partner attivo nella costruzione di un futuro sostenibile per il territorio, un principio che si traduce in una costante ricerca di collaborazione e sinergia.
L’evoluzione del ruolo della fondazione passa ora attraverso l’esplorazione di nuove metodologie d’intervento, orientate all’innovazione e all’efficacia.
In questo percorso cruciale, il contributo dei dividendi Unicredit, in cui la Crt detiene una quota significativa, si rivela determinante, consentendo interventi straordinari di notevole portata.
L’auspicio è quello di sviluppare progetti condivisi, ampliando ulteriormente la rete di collaborazione e la capacità di risposta alle esigenze emergenti.
L’impegno della Crt non si limita al mero sostegno finanziario; si proietta verso il futuro attraverso progetti innovativi di ampio respiro.
L’hub digitale in collaborazione con il Politecnico di Torino e l’Istituto Italiano di Intelligenza Artificiale AI4I, unitamente al recupero e valorizzazione delle Ogr, rappresentano investimenti strategici nel capitale umano e nella competitività del territorio.
Il dialogo continuo con gli enti locali, caratterizzato da una rinnovata fiducia e spirito collaborativo, è percepito come un elemento chiave per la definizione di politiche di sviluppo condivise e sostenibili.
La sfida più complessa, come evidenzia Poggi, risiede nel comunicare la resilienza di una istituzione, capace di superare momenti di difficoltà e di misurare il proprio valore nel lungo periodo.
La governance dimostrata durante periodi critici ha permesso alla Fondazione Crt di reagire e di recuperare risorse, evidenziando la capacità di adattamento e di risposta alle avversità.
La metafora del “bambino con l’acqua sporca” sottolinea l’importanza di preservare il valore intrinseco di un’istituzione, anche a costo di affrontare periodi difficili.
Un episodio emblematico è l’offerta delle Ogr al centro AI4I, un gesto che ha riacceso la speranza e ha contribuito a consolidare un futuro condiviso.
L’aneddoto finale, apparentemente distratto, sulla “maionese impazzita”, racchiude forse la difficoltà di comprendere e gestire le dinamiche complesse e imprevedibili che caratterizzano il cambiamento e la trasformazione.