mercoledì 8 Ottobre 2025
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Agriturismi emiliani: controlli choc, irregolarità diffuse

Un’operazione di controllo del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna e delle province circostanti ha messo in luce una diffusa criticità nella gestione di agriturismi emiliani, rivelando gravi irregolarità che compromettono la salute pubblica e la sicurezza dei clienti.

L’attività, focalizzata su strutture ricettive che offrono servizi di ristorazione e balneazione, ha portato al sequestro di circa quaranta chili di conserve artigianali, prodotte in violazione delle normative igienico-sanitarie, con un valore stimato di circa mille euro, e all’irrogazione di sanzioni pecuniarie per un ammontare complessivo superiore agli otto mila euro.
Le verifiche, condotte dal Nucleo Anti Frodi (NAS) con precisione e rigore, hanno evidenziato un quadro allarmante, segnato da una diffusa carenza di consapevolezza e di rispetto delle procedure obbligatorie.
In una prima struttura, i militari hanno scoperto un vero e proprio laboratorio di produzione di conserve – marmellate e sciroppi di frutta – operante in condizioni igieniche inaccettabili.

La conservazione dei prodotti, unitamente a vasetti e contenitori di vetro, avveniva in un capanno rudimentale, infestato da sporcizia, ragnatele e parassiti, in palese contrasto con i requisiti minimi previsti dal sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points), un vero e proprio standard di sicurezza alimentare.

La mancanza di questo sistema, volto a identificare e controllare i rischi per la salute, assume un significato particolarmente grave considerando la produzione e la distribuzione diretta al pubblico.

L’ispezione non si è limitata alla verifica delle condizioni igienico-sanitarie della produzione alimentare, ma ha esteso la sua attenzione all’area della piscina, un elemento cruciale nell’offerta turistica di molte agriturismi.

In questo contesto, sono state rilevate concentrazioni di cloro libero significativamente superiori ai limiti consentiti, rendendo l’acqua non idonea alla balneazione e potenzialmente pericolosa per la salute dei bagnanti.
Contestualmente, è emersa la mancanza del manuale di autocontrollo della vasca, un documento fondamentale che deve garantire la corretta gestione e la sicurezza dell’impianto.
Le irregolarità non si sono fermate qui.
In un’altra struttura, sempre nell’area bolognese, i controlli hanno rivelato l’assenza di una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) per la realizzazione della piscina, una procedura amministrativa obbligatoria per la conformità urbanistica e sismica dell’opera.

Parallelamente, sono state riscontrate criticità igienico-sanitarie nel ristorante, con mancata applicazione delle procedure HACCP, un ulteriore campanello d’allarme sulla gestione della sicurezza alimentare.

Un agriturismo situato nella provincia di Forlì-Cesena ha presentato una situazione opposta, con concentrazioni di cloro libero inferiori ai limiti previsti, rendendo la balneazione potenzialmente rischiosa per la presenza di microorganismi.

La vasca è stata temporaneamente interdetta all’uso e il titolare è stato formalmente diffidato a porre immediatamente rimedio alla situazione.
Infine, in un’ulteriore struttura, i militari hanno accertato l’utilizzo di una stufa a legna per la sauna, avviata senza la preventiva presentazione della SCIA presso lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) e in assenza di un responsabile tecnico.
Questa omissione, unita alla mancanza di verifiche sull’idoneità della stufa e dell’impianto di ventilazione, ha determinato il sequestro preventivo della struttura e la segnalazione ai Vigili del Fuoco per ulteriori accertamenti.

L’insieme di queste irregolarità sottolinea una profonda necessità di sensibilizzazione e di formazione a carico di tutti gli operatori del settore turistico-ricettivo, con particolare attenzione all’importanza del rispetto delle normative igienico-sanitarie e alla responsabilità che ne consegue per la tutela della salute pubblica.
Le azioni del NAS rappresentano un intervento cruciale per garantire la sicurezza dei clienti e per promuovere un turismo sostenibile e responsabile nel territorio emiliano-romagnolo.

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