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giovedì 20 Novembre 2025

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Alto Adige, 25 milioni per proteggere i diritti dei minori

Nel contesto dell'Alto Adige, la tutela dei diritti e il benessere dei minori rappresentano un imperativo sociale di primaria importanza, un impegno che si...
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Madonna di Campiglio: rivoluzione sciistica per un turismo sostenibile

L'inverno 2025/2026 si preannuncia come un punto di rottura per la SkiArea Madonna di Campiglio Dolomiti di Brenta, una delle destinazioni sciistiche più prestigiose e ambite delle Alpi italiane. Lungi dall'essere una semplice riorganizzazione stagionale, l'imminente stagione invernale testimonia...

Inverno 2026: Dolomiti e Trentino, un turismo all’avanguardia.

L'inverno 2025/2026 si preannuncia un capitolo significativo per il turismo montano del Trentino e delle Dolomiti, con un focus rinnovato sulla sostenibilità, l'innovazione e l'esperienza del visitatore. Le SkiArea, sentinelle di un patrimonio paesaggistico unico, si preparano ad accogliere...
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Alto Adige: SVP punta sull’istruzione in tedesco per il futuro

La Südtiroler Volkspartei (SVP), in una sessione straordinaria del suo direttorio, ha focalizzato l'attenzione su un tema cruciale per l'identità e il futuro della...

Bolzano: accordo storico per stipendi, inflazione sotto controllo.

La recente approvazione da parte della Giunta provinciale di Bolzano segna una tappa cruciale per il sistema retributivo del comparto provinciale, culminando nella firma del contratto collettivo intercomparte.
L’annuncio, rilasciato dal Presidente Arno Kompatscher, infonde certezza e speranza, delineando una tabella di marcia chiara per l’erogazione delle somme dovute a partire da novembre.
L’accordo, di portata significativa, risponde ad una necessità impellente: il recupero dell’inflazione che ha eroso il potere d’acquisto di lavoratori e insegnanti statali a partire dal primo gennaio dell’anno in corso.

Questa iniziativa non si limita a una semplice compensazione retroattiva, ma si proietta nel futuro, garantendo l’erogazione dei primi undici mesi del 2025.
L’entità di questo beneficio economico è palpabile: una media di 385 euro a disposizione del personale.

Tuttavia, l’impatto varia in base alla fascia di reddito, con importi leggermente inferiori per le fasce più basse e superiori per quelle più alte.
Un elemento chiave di equità distributiva è rappresentato dalla progressività del beneficio: le fasce di reddito più basse vedranno un aumento percentuale più rilevante, attestandosi intorno al 15%, rispetto alla media del 12%.
Questa misura, oltre alla componente monetaria immediata, si tradurrà in un incremento strutturale degli stipendi nei mesi successivi, consolidando così il vantaggio economico acquisito.

L’accordo riflette un impegno concreto da parte dell’amministrazione provinciale verso il proprio personale, riconoscendo il valore del loro contributo e mitigando gli effetti negativi derivanti da fenomeni macroeconomici come l’inflazione.

Si tratta di un segnale importante che mira a rafforzare il benessere del personale e a promuovere un clima di fiducia e collaborazione all’interno della pubblica amministrazione provinciale.
L’iniziativa si configura, quindi, come una risposta pragmatica e socialmente responsabile alle esigenze del comparto, con un occhio di riguardo alla progressività e all’equità nella distribuzione dei benefici.

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