25 settembre 2024 – 21:01
Le discariche comunali per i rifiuti inerti, spesso sature o prossime alla chiusura, rappresentano un nodo cruciale da affrontare con urgenza. Le imprese locali, di fronte a questa situazione critica, si trovano costrette a trasportare i loro rifiuti al di fuori della Valle. È noto che nel passato, tra polemiche e contestazioni, sono giunti in Valle dai territori limitrofi del Nord rifiuti speciali destinati alla discarica di Pompiod, ubicata tra Aymavilles e Jovenan. Il tema delle discariche coinvolge non solo Pompiod ma anche Chalamy, situata tra Issogne e Champdepraz: la presenza di queste strutture rappresenta un ostacolo significativo per l’approvazione dell’aggiornamento tecnico del Piano regionale di gestione dei rifiuti per il periodo 2022-2026 da parte dei sindaci valdostani.Nella recente riunione straordinaria del Consiglio degli enti locali presso la Centrale del latte di Gressan, è stata presa all’unanimità la decisione di rinviare l’espressione del parere sulla proposta di delibera regionale relativa al Piano. I sindaci intendono esaminare attentamente il documento inviato dall’Arpa della Valle d’Aosta riguardante la riorganizzazione delle discariche per i rifiuti inerti sul territorio regionale e approfondire ulteriormente gli aspetti tecnici, alla luce delle osservazioni formulate da alcuni amministratori durante il dibattito.Il rinvio è stato deciso al fine di evitare divisioni: infatti la sindaca di Aymavilles insieme al collega di Jovenan e alla prima cittadina di Champdepraz avevano espresso parere negativo; altri sindaci hanno invece optato per l’astensione. In particolare, il sindaco di Issogne ha sottolineato che Chalamy è pronta ad accogliere nuovi materiali inerti per soddisfare le esigenze territoriali ed evitare lo smaltimento dei rifiuti in Piemonte.I sindaci manifestano preoccupazione per la possibilità che vengano autorizzati cambiamenti nella tipologia merceologica dei rifiuti accettati nelle discariche con una semplice decisione dirigenziale. È essenziale garantire maggiore chiarezza e stringenti vincoli autorizzativi per preservare l’ambiente e affrontare le implicazioni sociali connesse a questo delicato tema.In conclusione, emerge la necessità urgente di chiarire le disposizioni riguardanti le discariche esistenti come Pompiod e promuovere un approccio basato sulla sostenibilità ambientale e sociale nell’ambito della gestione dei rifiuti in Valle d’Aosta.