26 settembre 2024 – 09:45
Il tragico incidente che ha causato la morte di Enzo Cauda, un autista di 56 anni, il 7 agosto 2022 a Pino Torinese, non è stato solo un evento ordinario sul luogo di lavoro. Mentre guidava il suo taxi lungo la strada, un albero si è abbattuto sulla sua auto, trasformandola in un ammasso di lamiere. Purtroppo, Enzo è deceduto istantaneamente a causa di un grave trauma cranico fratturativo e di una vasta emorragia cerebrale. Le autorità giudiziarie hanno stabilito che questo incidente poteva essere prevenuto se fossero state rispettate le norme del codice della strada.Oggi il tribunale ha avviato il processo per cinque individui accusati di omicidio stradale colposo: le due donne proprietarie del terreno dove si trovava l’albero caduto a meno di un metro dal bordo stradale, il capocantiniere responsabile della sorveglianza della zona e i direttori dei due team incaricati della manutenzione per conto dell’Anas. Il procuratore Patrizia Gambardella contesta loro la mancata rimozione e manutenzione dell’albero, così come l’assenza di controlli specifici sulla sicurezza degli alberi confinanti con la strada.Il codice della strada impone precise regole ai proprietari dei terreni adiacenti alle strade al di fuori dei centri abitati per garantire la sicurezza dei pedoni e degli automobilisti. Vietando la piantumazione di alberi lungo le strade e richiedendo interventi mirati alla gestione fitostatica delle piante presenti nei pressi delle vie pubbliche.L’Anas, in qualità di gestore della Strada Statale 10, aveva il compito non solo di segnalare eventuali violazioni ma anche di garantire la manutenzione costante dell’area circostante per evitare situazioni pericolose come quella che ha portato alla tragedia di Enzo Cauda. La sicurezza stradale è un dovere condiviso da tutti coloro che hanno responsabilità sul territorio e deve essere presa seriamente per evitare altre perdite irreparabili come questa.
