26 settembre 2024 – 13:45
La città di Torino nasconde tesori nascosti tra le sue strade, come la piccola via che parte da piazza Nizza e si snoda per un centinaio di metri fino alla ferrovia, per poi giungere allo Scalo Vallino. Questo luogo, noto a pochi, ha un nome speciale: via Gianmaria Testa. Pochi abitanti di San Salvario e persino i frequentatori della palestra o del Centro di Biotecnologia Molecolare dell’Università sono consapevoli della sua esistenza. Tuttavia, Google Maps la riconosce con il suo nome ufficiale.Il 15 dicembre 2020, la commissione incaricata prese la decisione di intitolare la via al grande musicista e poeta piemontese Gianmaria Testa, su proposta di Augusto Montaruli, allora consigliere della Circoscrizione 8. Questo artista, amato in Francia prima ancora che in patria, lasciò un’impronta indelebile nella scena musicale italiana prima della sua prematura scomparsa nel 2016.Le canzoni di Testa raccontano storie intense e profonde: dalla grande luna che sovrasta i tetti delle case spingendo i gatti a fare colazione per strada, al neonato nato sul marciapiede di Porta Palazzo e accudito sul banco dei fiori; dagli operai sui tetti delle fabbriche che scambiano sguardi con un bambino affacciato al balcone. Le sue composizioni sono intrise di impegno sociale e allo stesso tempo cariche di intimità, unite a melodie incantevoli e liriche splendide.Nonostante tutto ciò, da quasi quattro anni manca ancora la targa che segnali ai passanti l’omaggio della città a questo straordinario artista che ha saputo tradurre in poesia e musica concetti come solidarietà, empatia per gli ultimi e amore assoluto senza fronzoli. La voce profonda e inconfondibile di Gianmaria Testa continua ad echeggiare lungo quella strada senza una degna commemorazione visibile agli occhi dei cittadini.