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Lumachelle di Orvieto: Eccellenza Umbra per un Turismo Lento

Dalle colline orvietane, custodi di storia e sapori autentici, giunge un’eccellenza gastronomica che si impone all’attenzione del panorama turistico nazionale e internazionale: le lumachelle di Orvieto.
Presentate con onore al Ttg di Rimini, la prestigiosa fiera del turismo, queste non sono semplicemente un prodotto alimentare, ma un vero e proprio manifesto dell’identità umbra, un racconto di tradizione contadina intrecciato con l’ambizione di un futuro sostenibile.

Le lumachelle, soffici pani arrotolati che accolgono il sapore robusto della pancetta e la delicatezza del pecorino locale, incarnano la generosità del territorio.

La loro forma a spirale, evocativa del lento e paziente movimento della lumaca, si rivela metafora di un approccio al turismo che guarda al benessere, alla scoperta autentica e alla valorizzazione delle risorse locali.
L’iniziativa, promossa da Coldiretti, Terra nostra e Campagna amica, ha visto la partecipazione attiva del Gal del Trasimeno Orvietano e del Consorzio Tutela Vini di Orvieto, affiancando la sindaca Roberta Tardani nell’annuncio imminente della nascita di un marchio collettivo.

Questo sigillo di garanzia non sarà solo un simbolo di qualità, ma un vero e proprio strumento di promozione del territorio orvietano, un impegno a preservare le sue tradizioni e a proiettarle nel futuro.

La sindaca Tardani ha astutamente sottolineato il potenziale delle lumachelle come archetipo del turismo lento, un’esperienza che trascende la semplice fruizione di un prodotto gastronomico per abbracciare un percorso di scoperta del paesaggio, della cultura e delle persone che lo rendono unico.

Questa visione si integra perfettamente con l’interesse crescente per i cammini, percorsi di viaggio che stimolano la riscoperta di sé e del territorio, alimentando un desiderio di autenticità che permea il turismo contemporaneo.
Il riconoscimento come presidio Slow Food, con il suo rigido disciplinare che ne sancisce la qualità e la tracciabilità delle materie prime, rappresenta un ulteriore tassello nella valorizzazione di questo prodotto.

Non si tratta solo di preservare un sapore antico, ma di sostenere una filiera produttiva trasparente, che promuove l’agricoltura sostenibile e la tutela del territorio.

Le lumachelle, servite calde o fredde, diventano così ambasciatrici di un modello di sviluppo turistico responsabile, capace di coniugare la salvaguardia dell’ambiente con la prosperità economica.

Un prodotto semplice, genuino, un assaggio di Umbria che seduce i palati e nutre l’anima, affermando la regione come destinazione privilegiata per un turismo esperienziale e profondamente radicato nel territorio.

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