mercoledì 8 Ottobre 2025
14.2 C
Palermo

Cardiochirurgia pediatrica in Sicilia: M5S accusa, dati in discussione

L’attuale configurazione della rete cardiochirurgica pediatrica siciliana è al centro di un acceso dibattito, sollevato dal Movimento 5 Stelle, che mette in discussione l’accuratezza dei dati forniti dalla Regione Siciliana al Ministero della Salute.
L’esponente del M5S all’Assemblea Regionale Siciliana, Antonio De Luca, ha presentato alla stampa un’analisi dettagliata che evidenzia profonde incongruenze tra le informazioni ufficiali e la realtà operativa delle strutture di Taormina e Palermo.
Il fulcro della contestazione riguarda la progettazione di un modello hub-spoke che vedrebbe Palermo designata come centro principale (hub) e Taormina come centro secondario (spoke).

Secondo il M5S, questa impostazione non riflette la comprovata eccellenza riconosciuta a livello globale del centro di Taormina, il quale, contrariamente a quanto affermato nei documenti ufficiali, ha registrato un incremento significativo di interventi chirurgici pediatrici congeniti.
I dati presentati rivelano un aumento considerevole di tali interventi a Taormina: 105 nel 2025, a fronte di una precedente stima di 65, 143 nel 2024 contro i 103 inizialmente previsti, e ben 149 nel 2023, a dispetto di un dato originario di soli 42.
Allo stesso tempo, emergono criticità relative al Civico di Palermo, dove i dati dichiarati riguardanti gli interventi (82 nel 2024 e 35 nel 2025) risultano accompagnati da pesi DRG (Diagnosis Related Group, sistema di classificazione dei ricoveri) artificialmente gonfiati.

Questi valori, contestati come non rappresentativi della complessità e della tipologia degli interventi eseguiti, includerebbero in realtà procedure di cardiologia e anestesia pediatrica, distorcendo l’effettiva produzione del reparto.

La disparità si estende anche agli indicatori economici: il reparto palermitano versa in un disavanzo superiore alla sua produzione lorda, mentre Taormina dimostra una gestione finanziaria in linea con la sua attività.
Un ulteriore elemento di preoccupazione è rappresentato dal tasso di occupazione dei posti letto, che a Taormina raggiunge il 97,3%, mentre a Palermo si attesta appena al 34%, con quattro posti letto rimasti non utilizzati e privi di copertura contrattuale.
Il Movimento 5 Stelle denuncia l’esistenza di un atto deliberativo della Giunta Regionale, trasmesso al Ministero della Salute, che incorpora questi dati inesatti.

Questa circostanza, a loro avviso, compromette seriamente la corretta valutazione della rete cardiochirurgica siciliana, esponendo il sistema a decisioni strategiche basate su informazioni distorte.
Il M5S sottolinea che il Ministero, sulla base di questi dati falsati, sta valutando l’efficienza e l’efficacia della rete, potenzialmente mettendo a rischio risorse e servizi essenziali.
L’appello rivolto al Presidente Schifani è quindi quello di rivedere il piano, garantendo la piena valorizzazione dell’eccellenza di Taormina e consentendo, al contempo, lo sviluppo di una cardiochirurgia pediatrica a Palermo senza penalizzare il centro taorminese, riconosciuto a livello internazionale per la sua competenza e qualità.

La trasparenza e l’accuratezza dei dati sono, a loro avviso, prerequisiti fondamentali per un processo decisionale equo e mirato al benessere dei pazienti.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -