30 settembre 2024 – 19:01
La Valle d’Aosta è una regione ricca di storia e tradizioni, con i suoi 5.000 chilometri di sentieri che la rendono un vero paradiso per gli amanti della natura e dell’escursionismo. Ogni anno, l’amministrazione regionale investe ben 12,5 milioni di euro per la manutenzione di questa rete di percorsi, creando occupazione per circa 350 persone durante ogni stagione. Tuttavia, le risorse umane necessarie sono ancora insufficienti a causa della natura stagionale dei lavori.L’assessore all’Agricoltura, Marco Carrel, sottolinea l’importanza strategica di questi sentieri che un tempo erano le principali vie di collegamento tra le zone di bassa e alta quota. Oggi rappresentano invece un importante attrattore turistico, consentendo agli escursionisti non solo di godere delle meraviglie naturali del territorio, ma anche di immergersi nelle antiche tradizioni montanare, ammirare le architetture tipiche e assaporare le prelibatezze enogastronomiche locali.Uno degli itinerari più significativi è senza dubbio la Via Francigena, che collega Canterbury a Roma passando per Santiago de Compostela e Gerusalemme. In Valle d’Aosta, il percorso inizia dal suggestivo Colle del Gran San Bernardo e termina a Pont-Saint-Martin, richiamando pellegrini da tutto il mondo sia nel Medioevo che ai giorni nostri. Lungo il tragitto sono disponibili diverse strutture ricettive pubbliche e private convenzionate riconoscibili dal simbolo del viandante, offrendo ospitalità a coloro che intraprendono questa affascinante esperienza. Anche chi si spinge in alta quota troverà rifugi e punti tappa dove riposarsi e rifocillarsi durante il cammino.Il turismo escursionistico sta diventando sempre più una delle principali attrattive della regione valdostana, contribuendo a destagionalizzare l’afflusso turistico grazie alla lunghezza del periodo ideale per le escursioni in montagna. Il direttore dell’Ufficio del Turismo, Davide Jaccod, sottolinea l’importanza di valorizzare ulteriormente queste risorse naturali.L’assessore al Turismo Giulio Grosjacques guarda al futuro con ottimismo proponendo lo sviluppo delle bici lungo i sentieri attraverso un disegno di legge concertato con l’assessorato all’Agricoltura. Quest’iniziativa potrebbe aprire nuove opportunità per sfruttare appieno i 5.000 chilometri di sentieristica esistenti nella regione a fini turistici e ricreativi nel rispetto dell’ambiente e delle regole vigenti.