Il Consiglio Nazionale dei Geologi ha inaugurato ufficialmente il suo mandato per il quinquennio 2025-2030, segnando una fase cruciale per la professione e per la gestione del patrimonio geologico italiano.
Roberto Troncarelli, figura di spicco nel campo della progettazione geologica e della tutela ambientale, assume la presidenza, portando con sé un’esperienza maturata in anni di attività sul territorio.
A suo fianco, un direttivo caratterizzato da un equilibrio territoriale e professionale, con Filippo Cappotto (vicepresidente), Mario Nonne (segretario), Tatiana Bartolomei (tesoriere) – rappresentanze rispettivamente siciliana, sarda e veneta – che affiancano il presidente nell’impegno di guidare la categoria.
Il nuovo Consiglio si presenta con un programma ambizioso, focalizzato su tre assi portanti: la riforma della legislazione in materia geologica, l’amplificazione della voce dei geologi negli ambiti istituzionali e associativi, e un rafforzamento delle sinergie con il mondo accademico e della ricerca.
L’obiettivo è quello di posizionare i geologi come interlocutori privilegiati nelle decisioni che riguardano la gestione del territorio, la prevenzione dei rischi e la promozione di uno sviluppo economicamente solido e ambientalmente sostenibile.
Un’attenzione particolare sarà rivolta all’innovazione tecnologica.
L’utilizzo di strumenti digitali avanzati, come sistemi di telerilevamento, modellazione 3D e analisi predittive, diventerà prioritario per migliorare la capacità di monitoraggio del territorio, la valutazione dei rischi naturali – sempre più intensi e frequenti a causa dei cambiamenti climatici – e la progettazione di interventi di mitigazione efficaci.
Si intende promuovere attivamente la digitalizzazione dei processi professionali e la formazione specifica dei geologi in queste nuove competenze.
Nel discorso di insediamento, Troncarelli ha sottolineato con forza che la complessità del territorio italiano, con la sua ricca stratificazione geologica e le sue peculiari vulnerabilità, impone una gestione olistica e multidisciplinare, che non può prescindere dalla competenza e dalla prospettiva del geologo.
La pianificazione territoriale, la prevenzione dei rischi naturali, la tutela delle risorse idriche, la gestione dei rifiuti e la promozione di un’edilizia compatibile con l’ambiente rappresentano le priorità assolute che guideranno l’azione del Consiglio.
Il Consiglio Nazionale dei Geologi è composto da un gruppo di professionisti provenienti da diverse regioni d’Italia, ognuno con competenze specifiche e un forte legame con il proprio territorio.
Tra i componenti eletti figurano, a titolo esemplificativo: Eros Aiello (Toscana), Giovanni Capulli (Piemonte), Emanuele Emani (Emilia-Romagna), Giulio Iovine (Calabria), Riccardo Martelli (Toscana), Doriana Mastrangelo (Puglia), Daniele Mercuri (Marche), Giovanni Pantaleo (Sicilia), Paola Pia Pino D’Astore (Marche), Rudi Ruggeri (Lombardia) e Valentina Casolini (Liguria).
La diversità di background e di esperienze garantisce una visione completa e articolata delle sfide che attendono la categoria e il Paese.
L’impegno del nuovo Consiglio è quello di trasformare questa diversità in una forza motrice per il progresso e la sostenibilità.