01 ottobre 2024 – 16:15
Nel corso di un’intensa sessione di confronto, Elly Schlein si è trovata a dialogare per due ore con una variegata platea composta da banchieri, avvocati d’affari, docenti universitari e manager di fondi di investimento. Il suo obiettivo era chiaro: imporsi con maggiore incisività sui temi economici, una sfida che la impegnava fin dai tempi delle primarie Stefano Bonaccini. La sua strategia era quella di costruire un fronte ampio senza perdersi in sterili polemiche con le altre forze politiche, consapevole che il principale avversario fosse rappresentato da Giorgia Meloni.Durante l’incontro, tenutosi in una sala riservata di un hotel nel centro della città, Schlein era affiancata dal responsabile economico del Pd Antonio Misiani e da illustri personalità come il banchiere Corrado Passera, l’ex ministro dello Sviluppo economico ora alla guida di Illimity, Marco Tronchetti Provera vice presidente esecutivo di Pirelli, Bruno Rovelli chief investment strategist di BlackRock Italy, Ferruccio De Bortoli ex direttore del Corriere della Sera e Alberto Baban ex presidente di Piccola Industria di Confindustria. A coordinare l’appuntamento era l’economista Fabrizio Pagani, già capo segreteria del Tesoro durante l’era Padoan.Al centro del dibattito c’era la crescente preoccupazione per la perdita di competitività e produttività non solo in Italia ma nell’intera Europa. Si discuteva animatamente dei piani presentati da Mario Draghi e Enrico Letta sul mercato unico europeo, mentre alcuni partecipanti esprimevano preoccupazione per le basse previsioni di crescita contenute nel Piano strutturale di bilancio presentato dal governo.Schlein ascoltava attentamente le proposte avanzate dai partecipanti: la necessità prioritaria di focalizzarsi sui problemi a medio-lungo termine e su una strategia volta alla crescita sostenibile e all’equità sociale. Si parlava anche della necessità urgente di affrontare il declino demografico italiano e dell’importanza cruciale degli investimenti per il futuro del Paese.In particolare i manager e i banchieri presenti hanno sollecitato Schlein a contribuire al miglioramento del piano Transizione 5.0, ritenuto essenziale per le imprese italiane ma allo stesso tempo criticato per la complessità burocratica che lo caratterizza.