venerdì 10 Ottobre 2025
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Ancona-Venezia: Riscoperta Digitale delle Memorie Adriatiche

Il progetto “Memorie Adriatiche: Custodia, Digitalizzazione e Riscoperta del Patrimonio Culturale Anconetano” si concretizza, incarnando l’eredità intellettuale dello storico dell’arte Pietro Zampetti e sancendo una sinergia innovativa tra il Comune di Ancona, l’Università Ca’ Foscari Venezia e Dicolab.

L’iniziativa, con avvio previsto per ottobre, si propone di svelare e divulgare la ricca stratificazione culturale che lega Ancona e Venezia, due città portuali testimoni di un’identità adriatica condivisa.

Il cuore del progetto risiede nella riorganizzazione e apertura al pubblico della Biblioteca Benincasa, attualmente oggetto di un importante intervento di restauro presso Palazzo Mengoni-Ferretti.
L’operazione non si limita a una semplice ristrutturazione fisica, ma ambisce a trasformare la biblioteca in un polo culturale dinamico, capace di interagire con il territorio e di offrire servizi innovativi.
Un elemento cruciale è rappresentato dalla digitalizzazione massiva del patrimonio documentario custodito, finanziata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
L’operazione, affidata a specialisti del settore, coinvolge anche il prezioso fondo archivistico del Teatro delle Muse, una testimonianza fondamentale per la ricostruzione della storia culturale anconetana.

La sistemazione e l’analisi delle fonti digitalizzate saranno curate dallo studioso Antonio Cipullo, beneficiario di una borsa di studio dedicata, che lavorerà a stretto contatto tra Ancona e Venezia.
Il suo compito non sarà solo quello di catalogare il materiale, ma anche di interpretarne il significato storico-culturale, individuando connessioni e parallelismi tra le due città.
L’iniziativa si inserisce in un più ampio disegno di valorizzazione del territorio, con ricadute positive per istituzioni culturali come la Pinacoteca Francesco Podesti e in vista delle celebrazioni per il bicentenario del Teatro delle Muse (2027).
Il progetto si propone inoltre di fornire elementi significativi per il dossier di candidatura di Ancona a Capitale Italiana della Cultura 2028, sottolineando il ruolo strategico della città come snodo cruciale per la circolazione di idee, artisti e tradizioni lungo l’Adriatico.

La ricercatrice della Ca’ Foscari e responsabile scientifica del progetto, Caterina Paparello, ha sottolineato come la posizione geografica di Ancona e Venezia abbia storicamente favorito lo scambio culturale e artistico, auspicando una collaborazione duratura e fruttuosa tra le due città.

Il progetto “Memorie Adriatiche” non è dunque solo un’operazione di recupero del patrimonio materiale, ma un investimento nel futuro culturale del territorio, un ponte tra passato e presente, volto a rafforzare l’identità adriatica e a promuovere la conoscenza e l’apprezzamento del patrimonio culturale anconetano in Italia e nel mondo.
La Biblioteca Benincasa, una volta rinnovata e digitalizzata, si prefigge di diventare un vero e proprio laboratorio di idee, un luogo di incontro e di scambio per studiosi, artisti e appassionati di cultura.

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