La Basilicata si trova a un crocevia cruciale nel suo percorso di eccellenza nella medicina trapiantologica, un’area in cui ha tradizionalmente rivestito un ruolo significativo.
Tuttavia, per consolidare questa leadership e proiettarsi verso il futuro, è imprescindibile un rinnovato impegno civico, una partecipazione attiva e consapevole che elevi il dono di organi e tessuti a valore condiviso e imprescindibile per la comunità.
Questo è il messaggio che l’Assessore Regionale alla Sanità, Cosimo Latronico, ha voluto sottolineare durante l’evento informativo a Marsicovetere, promosso dal Comitato Aned Basilicata, occasione per riflettere sull’importanza di questo gesto altruistico.
Donare, più che un semplice atto di generosità, rappresenta una profonda assunzione di responsabilità sociale.
È un’espressione tangibile della cura verso il prossimo, un’incarnazione della solidarietà umana che trascende le individualità.
Ogni assenso alla donazione si configura, di fatto, come un voto di fiducia nella vita, una promessa di speranza per chi lotta contro malattie debilitanti e una garanzia di continuità per l’eredità umana, per quella fragilità che ci accomuna tutti.
Nonostante i progressi scientifici e tecnologici che hanno reso i trapianti procedure salvavita sempre più sofisticate, persistono sacche di disinformazione, ostacoli culturali e pregiudizi che rallentano la maturazione di una vera coscienza collettiva intorno al dono.
Questi fattori, spesso radicati in credenze errate o timori infondati, alimentano una diffidenza che si traduce in un numero insufficiente di donazioni, condannando troppe persone ad attendere un trapianto che potrebbe rappresentare l’unica via d’uscita dalla loro condizione.
La disparità tra la domanda di organi e la loro disponibilità è una realtà drammatica che richiede un’azione concertata a livello regionale.
Per superare questo divario, è necessario investire non solo in infrastrutture e competenze mediche, ma soprattutto nella formazione e nella sensibilizzazione della popolazione, con un focus particolare sulle nuove generazioni.
Coinvolgere le scuole e i giovani in programmi educativi specifici significa piantare i semi di una cultura del dono che possa germogliare nel futuro.
L’impegno della Regione Basilicata è concreto e mirato al potenziamento della rete trapiantologica, attraverso la creazione di nuovi programmi di reclutamento e la promozione di azioni coordinate tra ospedali, centri di rianimazione, associazioni di volontariato e organizzazioni del terzo settore.
È fondamentale garantire che ogni potenziale donatore sia identificato tempestivamente, supportato in modo appropriato e trattato con il massimo rispetto per la sua dignità e per le sue scelte.
Questa rete deve essere solida, ben strutturata e diffusa sul territorio, capace di intercettare ogni opportunità di dono e di trasformarla in una speranza di vita per chi ne ha bisogno, trasformando la sofferenza in una testimonianza di umanità condivisa.







