martedì 14 Ottobre 2025
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Frana in Appennino: stanziati 3,8 milioni per Boccassuolo

Il Commissario Straordinario per l’emergenza in Emilia-Romagna, il Presidente regionale Michele De Pascale, ha emanato un decreto cruciale per avviare un piano di interventi urgenti a seguito della gravissima frana che ha colpito Boccassuolo, nel cuore dell’Appennino modenese.
Questo stanziamento, pari a 3,8 milioni di euro, rappresenta una risposta immediata alle conseguenze disastrose del movimento franoso e si formalizza in seguito alla dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, approvata dal Consiglio dei ministri il 30 giugno 2025, con una durata di dodici mesi.
L’evento, che ha visto una drammatica riattivazione del versante del Rio della Lezza a partire dal 14 marzo 2025, ha generato una complessa situazione di crisi.

La frana ha comportato l’immediata necessità di evacuare i residenti dalle loro abitazioni, creando una condizione di profonda incertezza e precarietà per le famiglie colpite.

Particolarmente critica è la situazione della borgata La Lissandra, ormai completamente isolata dal resto del territorio a causa del movimento franoso.

Il piano di interventi urgenti non si limita alla mera gestione dell’emergenza abitativa, ma mira a una ricostruzione strutturale e al ripristino della sicurezza del territorio.

Una componente essenziale del piano riguarda la concessione dei contributi per l’autonoma sistemazione (CAS).

I nuclei familiari evacuati sono tenuti a presentare istanza al Comune di Palagano entro il 20 ottobre 2025, secondo le disposizioni contenute nel decreto.

Questo provvedimento è volto a garantire un supporto concreto e tempestivo per coloro che si trovano temporaneamente senza un tetto.

I danni causati dalla frana sono di vasta portata, estendendosi ben oltre le abitazioni.
Infrastrutture stradali vitali sono state compromesse, rendendo difficoltosi gli accessi e i soccorsi.
Edifici pubblici e privati hanno subito danni significativi, mettendo a rischio la sicurezza e la funzionalità dei servizi essenziali.

La rete idrica, elettrica e fognaria è stata pesantemente colpita, aggravando la situazione di emergenza e richiedendo interventi complessi e coordinati.
Il piano di interventi, in linea con la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, pone l’accento sulla necessità di un approccio multidisciplinare, che coinvolga tecnici specializzati in geologia, ingegneria strutturale, idrogeologia e protezione civile.
L’obiettivo primario è quello di stabilizzare il versante, prevenire ulteriori movimenti franosi e valutare la fattibilità di un ritorno sicuro nella propria abitazione per le famiglie evacuate.
Si prevedono inoltre indagini approfondite per determinare le cause scatenanti dell’evento, al fine di implementare misure preventive efficaci per il futuro, considerando i cambiamenti climatici e l’aumento della vulnerabilità del territorio.
La ricostruzione non sarà solamente fisica, ma dovrà anche tener conto del tessuto sociale ed economico della comunità colpita, promuovendo la resilienza e la coesione sociale.

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