sabato 11 Ottobre 2025
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Torino

Piemonte, trasporto pubblico al collasso: la rabbia dei cittadini scende in piazza

La crescente insoddisfazione per la qualità del trasporto pubblico locale in Piemonte si è concretizzata in una significativa mobilitazione, orchestrata dalla CGIL e sostenuta da un ampio fronte di associazioni civiche e politiche.
La manifestazione, che ha visto la partecipazione di oltre 500 persone di fronte al cuore istituzionale della Regione, rappresenta l’apice di un percorso partecipativo avviato a febbraio e protratto fino a maggio, con l’obiettivo di delineare una piattaforma di richieste concreta e condivisa.
Il questionario distribuito durante le assemblee territoriali – che hanno interessato aree cruciali come Torino, l’astigiano-alessandrino, il biellese-novarese-vercellese e il VCO, e l’area cuneese – ha restituito un quadro impietoso: solo una piccolissima percentuale (l’1,6%) percepisce il servizio come “ottimo”, mentre la maggioranza (oltre il 53%) lo etichetta come “scarso” o addirittura “pessimo”.
Questi dati, tangibili e inequivocabili, testimoniano una profonda crisi di fiducia nei confronti dell’attuale sistema di mobilità regionale.

Le richieste avanzate, frutto di un ampio processo di ascolto e consultazione, si articolano su diversi livelli.
Oltre al rinnovo e all’ammodernamento del parco mezzi, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e all’adozione di tecnologie innovative, si rivendica una maggiore capillarità del servizio, per raggiungere anche le aree periferiche e meno densamente popolate.

L’accessibilità, intesa sia in termini economici che per persone con disabilità, rappresenta un altro pilastro fondamentale della piattaforma.

La mobilitazione non si esaurisce in una semplice protesta, ma si configura come l’avvio di una “vertenza Piemonte” più ampia, promossa dalla CGIL su diversi fronti per rivendicare un cambiamento strutturale.

La richiesta principale è l’istituzione di un tavolo permanente di confronto tra Regione, sindacati, associazioni di categoria e rappresentanti dei cittadini, per definire politiche di trasporto condivise e partecipate.

Il tavolo regionale per la partecipazione e il confronto sulle politiche dei trasporti, già istituito nel 2022, necessita di essere rilanciato e reso operativo, garantendo la reale possibilità di incidere sulle decisioni che riguardano la mobilità piemontese.
L’incontro con la sottosegretaria Porchietto ha offerto un’opportunità per ribadire l’urgenza di investimenti mirati, sottolineando come un sistema di trasporto pubblico efficiente e sostenibile sia non solo un diritto dei cittadini, ma anche un motore di sviluppo economico e sociale per l’intera regione.

La vertenza, ora, entra in una fase di confronto più strutturato, con l’obiettivo di trasformare le istanze emerse dalla base in azioni concrete e misurabili.

La sfida è quella di costruire un futuro della mobilità piemontese che sia veramente al servizio delle persone e del territorio.

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