Il presidio permanente del coordinamento Cuneo per Gaza, cuore pulsante di solidarietà in piazza Europa, ha visto questa sera la presenza di Abderrahmane Amajou, attivista impegnato e voce di una comunità attenta alle ingiustizie globali.
Il suo intervento, carico di gratitudine e profonda commozione, ha voluto celebrare il legame indissolubile che unisce la città di Cuneo e i suoi cittadini alla causa della liberazione dei membri della Global Sumud Flotilla, un’iniziativa coraggiosa volta a spezzare l’assedio di Gaza.
Amajou, trentanove anni, con radici nel cuneese, ha espresso un profondo ringraziamento per l’incondizionata solidarietà ricevuta durante l’episodio dell’intercettazione della flottiglia.
Più che un semplice gesto di accoglienza, la risposta della comunità cuneese si è configurata come un baluardo di umanità, un contrasto emblematico alla fredda impersonalità delle strutture militari.
“Sapevamo di essere in buone mani,” ha dichiarato con un sorriso commosso, “non quelle dei militari, ma le vostre, quelle di persone capaci di comprendere la gravità della situazione e di agire di conseguenza.
“L’episodio della flottiglia, e l’intercettazione che ne seguì, ha rappresentato una dolorosa lezione di geopolitica e diritti umani, ma ha anche acceso una luce di speranza.
La mobilitazione popolare a Cuneo, l’affluenza massiccia in piazza, testimoniano una crescente consapevolezza del dramma che si consuma a Gaza, un popolo soffocato da un assedio prolungato che nega i diritti fondamentali e mina la dignità umana.
L’intervento di Amajou non si è limitato alla gratitudine; ha voluto essere un abbraccio collettivo, un atto di riconoscimento verso una comunità che ha saputo risvegliare le coscienze, superando inerzie culturali e pregiudizi.
Questa mobilitazione, questa capacità di accogliere e di comprendere, è un patrimonio inestimabile, un esempio da seguire e da replicare in altre città, in altri paesi.
La Global Sumud Flotilla, con il suo nome che evoca resistenza pacifica e resilienza, incarna la volontà di non arrendersi, di continuare a lottare per un futuro di pace e giustizia.
Il sostegno ricevuto da Cuneo, la presenza di Amajou, l’affluenza in piazza, sono tutti tasselli di un mosaico più ampio, un mosaico di solidarietà che si estende oltre i confini geografici, unendo persone di diversa provenienza e cultura in un’unica, forte volontà: quella di non dimenticare Gaza, di continuare a chiedere la fine dell’assedio e il rispetto dei diritti umani.
La battaglia per la liberazione di Gaza è una battaglia per la nostra stessa umanità.






