L’orizzonte politico regionale campano si configura con una nuova, significativa presenza: Nicola Campanile si candida alla presidenza della regione Campania, guidando la lista “PER” (Persone e Comunità), proponendosi come alternativa concreta al tradizionale bipolarismo che ha segnato le precedenti elezioni.
Il capolista, Carlo Verna, figura di spicco nel panorama giornalistico italiano, con una lunga carriera alla Rai e un passato come presidente dell’Ordine dei Giornalisti, porta con sé una solida reputazione e un’esperienza che incrocia l’etica professionale e l’impegno civico.
La rete PER, nata nel 2020 e già attiva in diverse regioni del Sud Italia (Abruzzo, Lazio, Basilicata, Puglia e Calabria), non è un mero aggregato politico, ma un vero e proprio laboratorio di comunità che ha dimostrato la propria capacità di incidere sulla realtà locale.
La sua presenza capillare in numerosi comuni campani – da Napoli a Benevento, passando per Pomigliano d’Arco e Villaricca – testimonia una profonda radicamento territoriale e una volontà di costruire un cambiamento dal basso.
L’esperienza amministrativa maturata in questi comuni, spesso in contesti complessi e segnati dalla criminalità organizzata, ha formato un gruppo di amministratori consapevoli delle difficoltà e pronti a proporre soluzioni innovative.
Campanile, figura chiave all’interno della rete PER, è un esempio di amministrazione locale orientata al sociale e alla trasparenza.
Il suo impegno nella “rete di Trieste”, nata a seguito della 50esima Settimana Sociale, e la sua promozione della “Rete Civica Solidale” nazionale, sottolineano un’ambizione che va oltre i confini regionali: costruire un ponte tra amministrazioni locali, movimenti politici e associazioni civiche ispirati a valori cristiani e sociali.
Queste iniziative mirano a promuovere un modello di governance partecipativa e orientata al bene comune, in contrapposizione a logiche di potere consolidato.
La candidatura di Campanile si pone come una sfida diretta al sistema politico regionale, criticato per la sua inefficienza e la sua distanza dai bisogni dei cittadini.
“La nostra proposta è l’unica vera alternativa a uno spettacolo triste e demotivante,” afferma Campanile.
L’appello è chiaro: incentivare la partecipazione democratica e premiare il coraggio di chi si discosta dalle convenzioni.
Il programma di PER si articola attorno a priorità sociali concrete: sostegno alle famiglie vulnerabili, garanzia del diritto alla salute, rivitalizzazione delle aree interne, spesso abbandonate e marginalizzate.
Un pilastro fondamentale del programma è l’attenzione ai “caregiver”, coloro che si prendono cura di persone non autosufficienti.
La proposta di una legge regionale dedicata, finanziata attraverso il taglio delle costose consulenze distribuite in modo opaco dall’attuale sistema politico, mira a fornire un sostegno economico e sociale a coloro che svolgono un ruolo cruciale ma spesso invisibile nella società.
Questa iniziativa, come altre proposte di PER, si inserisce in un progetto più ampio di riforma del sistema politico regionale, volto a promuovere la trasparenza, la legalità e l’efficienza nell’utilizzo delle risorse pubbliche, restituendo ai cittadini il senso di fiducia nelle istituzioni.