domenica 12 Ottobre 2025
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La Vela riapre: rinascita e speranza per Taranto

La Riserva Naturale Regionale Palude La Vela, un ecosistema di inestimabile valore per Taranto, ritrova finalmente le sue porte aperte al pubblico.

A distanza di quasi otto anni dalla devastante conflagrazione del 2017, l’area, simbolo di resilienza e speranza per il territorio, riacquista la sua fruibilità grazie a un accordo strategico tra il Comune di Taranto e il WWF, che ne assume la gestione triennale.

La Palude La Vela, un’oasi naturale di circa 120 ettari incastonata nel seno più interno del Mar Piccolo, rappresenta un cruciale punto di snodo per la biodiversità ionica.
L’inaugurazione, a cui hanno presieduto figure chiave come Gianni De Vincentiis, presidente WWF Taranto, e l’assessore comunale all’Ambiente Fulvia Gravame, ha segnato non solo un ritorno alla normalità, ma anche l’inizio di un nuovo capitolo dedicato alla conservazione e alla didattica ambientale.

Un momento solenne, arricchito dalla liberazione di avifauna selvatica curata dall’Osservatorio faunistico di Bitetto, che ripopola l’area con vitalità.

“Oggi è un giorno di rinascita per la nostra comunità”, ha sottolineato De Vincentiis.
“La riapertura è un passo cruciale per riconnettere i cittadini con la natura e sensibilizzare le nuove generazioni all’importanza della tutela ambientale.
” L’accesso sarà inizialmente contingentato e gestito tramite prenotazione, con particolare attenzione dedicata a visite guidate strutturate, giornate scolastiche e aperture domenicali per la cittadinanza.
La riserva, in questo periodo, offre uno spettacolo naturalistico di rara bellezza.
Stormi di fenicotteri rosa, spatole, aironi bianchi e cenerini, falchi di palude, popolano l’area, testimoniando un significativo ripopolamento dell’avifauna.

Parallelamente, la flora autoctona sta lentamente ma costantemente riconquistando il territorio.
Il graduale abbandono delle specie alloctone, come i pini d’Aleppo, colpiti dagli incendi, favorisce la ricrescita di elementi tipici del paesaggio ionico: lentisco, mirto tarantino, corbezzolo, erbe aromatiche e altre essenze che definiscono l’identità botanica della zona.

L’installazione di un capanno di birdwatching permetterà agli appassionati di osservare da vicino questo patrimonio faunistico in un contesto protetto.

L’assessore Gravame, con uno sguardo che abbraccia la complessa realtà del territorio, ha sottolineato il contrasto vivido tra la presenza imponente dell’Ilva e la bellezza incontaminata della Palude La Vela, incastonata nel cuore del Parco Regionale Mar Piccolo.
Un monito a ritrovare le proprie radici, a proteggere il futuro delle prossime generazioni e a riconciliare l’industrializzazione con la salvaguardia dell’ambiente, promuovendo un modello di sviluppo sostenibile che coniughi progresso economico e tutela del patrimonio naturale.

La Palude La Vela si configura quindi come un simbolo tangibile della possibilità di riscatto e di speranza per il futuro di Taranto.

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