domenica 12 Ottobre 2025
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Umbria e Generazione Z: un’inattesa spinta alla crescita

L’Umbria e la Generazione Z: un motore di crescita inaspettatoL’Umbria si presenta come un caso emblematico nel panorama italiano, dove la Generazione Z – coloro nati tra il 2009 e il 2011 – non è un semplice dato demografico, ma un vero e proprio motore trainante per l’economia regionale.

Contrariamente a trend nazionali, i giovani umbri dimostrano un impegno notevole in termini di studio e lavoro, segnando un percorso di crescita che sorprende e offre spunti di riflessione per l’intero Paese.

I dati più recenti dipingono un quadro positivo: nel 2024, il tasso di disoccupazione nella fascia d’età 15-29 anni si è attestato al 12,4%, significativamente inferiore rispetto alla media nazionale (14,7%).

Parallelamente, il tasso di attività – che indica la percentuale di giovani impegnati nella ricerca di lavoro o già occupati – ha raggiunto il 71,5%, superando sia il dato regionale del Centro (70,6%) che quello nazionale (66,6%).

Ma l’Umbria non eccelle solo nell’occupazione.

La vera rivoluzione si osserva nel campo dell’istruzione.
L’impegno dei giovani umbri verso la formazione superiore è palpabile: l’indagine del Centro Studi Tagliacarne – Unioncamere (settembre 2025) rivela che la provincia di Terni si posiziona al terzo posto a livello nazionale per la percentuale di immatricolati all’università rispetto alla popolazione di 20 anni (diplomati), con un impressionante 69,3%, contro una media nazionale inferiore al 50%.
Anche Perugia si colloca in posizioni di rilievo, testimoniando una propensione strutturale allo studio e alla formazione post-diploma.

Questa forte spinta all’istruzione si riflette anche nella bassa percentuale di popolazione di età compresa tra i 25 e i 49 anni che possiede al massimo la terza media, con Terni che si posiziona al 12° posto a livello nazionale.

L’alta qualificazione dei giovani umbri si traduce in competenze che spaziano dalle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) alle arti, alle scienze umane, con una crescente attenzione alle innovazioni digitali.

L’economia regionale, pertanto, si avvantaggia di un capitale umano sempre più preparato e proiettato verso il futuro.
Nonostante l’apparente successo, permane una sfida cruciale: trasformare la solida formazione in opportunità di lavoro qualificato, con contratti stabili e percorsi professionali coerenti con le competenze acquisite.
La Camera di Commercio dell’Umbria è impegnata a creare un patto strutturato tra istituzioni, università e imprese, volto a favorire il rientro dei laureati in Umbria, a collegare l’offerta formativa alle reali esigenze del mercato del lavoro locale e a sviluppare filiere produttive altamente specializzate.

Per raggiungere questo obiettivo, l’ente camerale propone una serie di interventi mirati: voucher di rientro per i laureati, contratti qualificati per i primi impieghi, incentivi all’imprenditorialità giovanile, sviluppo di distretti culturali integrati e hub dell’esperienza, formazione mirata 4.0 e digitalizzazione delle piccole e medie imprese.

L’Umbria vanta, inoltre, un contesto favorevole alla crescita: un territorio compatto e coeso, costi d’impresa contenuti e un’elevata qualità della vita.

È ora di sfruttare appieno il potenziale dei giovani, trasformando la loro energia e le loro competenze in una forza trainante per la crescita economica regionale, proiettando l’Umbria verso un futuro prospero e competitivo.

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