lunedì 13 Ottobre 2025
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Spagna verso la vetta: imbattibile e pronta ai Mondiali.

La Spagna si avvia con passo sicuro verso la vetta del calcio mondiale, consolidando una traiettoria di risultati impressionanti che la proiettano verso la competizione iridata del futuro.

La recente vittoria contro la Georgia, con le marcature di Pino e Oyarzabal, non è solo un traguardo sportivo, ma anche una testimonianza della solidità e della resilienza di una squadra che ha saputo rialzarsi anche dopo la recente delusione in Nations League, una finale persa ai rigori contro il Portogallo.

L’imbattibilità in 28 incontri ufficiali è un dato che parla da solo, un indicatore di una filosofia di gioco ben definita e di una coesione di gruppo invidiabile.

La possibilità di ottenere il pass per i Mondiali con una vittoria contro la Bulgaria, fanalino di coda del girone, sottolinea il dominio spagnolo nel percorso di qualificazione.

Parallelamente, l’azione si dipana con dinamiche interessanti anche per le altre nazionali.

La Turchia di Vincenzo Montella, animata da una determinazione palpabile, espugna con un sonoro 6-1 la Bulgaria, grazie a una prestazione memorabile di Kenan Yildiz e un gol di Zeki Celik.

Questa vittoria proietta la Turchia verso la speranza di una qualificazione attraverso i playoff, un obiettivo ambizioso che testimonia il crescente potenziale del calcio turco.
Il Portogallo, guidato da un Cristiano Ronaldo in cerca di nuove soddisfazioni, si impone sull’Irlanda con un gol di Ruben Neves nei minuti finali, consolidando la propria posizione di leadership nel girone F.

L’Ungheria, dal canto suo, espugna l’Armenia con un convincente 2-0, rimanendo in scia dei lusitani.

La serata è però costellata da momenti di tensione e imprevisti, soprattutto a causa di errori inequivocabili dal dischetto.

Haaland, in un’occasione in cui si attendeva l’infallibilità, fallisce due calci di rigore, mentre anche Ronaldo, icona del calcio mondiale, si vede parare un suo tiro dal portiere irlandese.
Un’ulteriore dimostrazione di come, anche nel livello più alto, la pressione e la responsabilità possano condizionare anche i campioni.
Non sfugge l’errore di Retegui in Estonia-Italia, e l’incredibile parata di Mamardashvili su Ferran Torres durante Spagna-Georgia.
Questi momenti, apparentemente secondari, rivelano la fragilità umana che si cela dietro la performance atletica, ricordandoci che anche i migliori possono commettere errori.

La qualificazione ai Mondiali, in definitiva, non è solo una questione di talento, ma anche di freddezza, concentrazione e capacità di gestire la pressione.

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