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trento cronaca

Nuovo Polo Giudiziario Trento: Avvio dei Lavori per la Riqualificazione

Un'ambiziosa riqualificazione urbanistica e funzionale del tessuto giudiziario trentino si concretizza con l'approvazione del primo aggiornamento del progetto per il nuovo Polo...

Pusterese in lutto: spento Christoph Stoll, vittima di incidente

La comunità pusterese è in lutto per la perdita di Christoph Stoll, un uomo di 60 anni la cui esistenza è stata tragicamente interrotta...
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Spaccio internazionale smascherato a Bolzano: arrestati due tunisini

Nel cuore vibrante dei mercatini di Natale di Bolzano, un'operazione di polizia congiunta, orchestrata dal Questore Giuseppe Ferrari, ha portato alla luce un'organizzazione di spaccio internazionale, smascherando un intricato sistema di distribuzione di sostanze stupefacenti. L'attività, intensificata in un...

Nuovo Polo Giudiziario Trento: Avvio dei Lavori per la Riqualificazione

Un'ambiziosa riqualificazione urbanistica e funzionale del tessuto giudiziario trentino si concretizza con l'approvazione del primo aggiornamento del progetto per il nuovo Polo giudiziario di Trento. L'intervento, la cui realizzazione complessiva si attesta a 59.158.792,76 euro, mira a consolidare e...

Appiano, 61° anniversario: memoria, piume e il peso della storia.

Ogni anno, l'8 dicembre, Appiano si veste di memoria e di piume, accogliendo circa duemila *Schützen* per commemorare i protagonisti di un capitolo traumatico e...
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Stipendi dei consiglieri: l’opposizione sdegna la proposta Kompatscher

La proposta di introdurre un meccanismo di rivalutazione automatica degli stipendi dei consiglieri provinciali, presentata dal Presidente Arno Kompatscher durante la seduta...

Manovra in Trentino: Opposizione all’attacco con 15.000 emendamenti

La discussione della manovra finanziaria 2026-2028 della provincia autonoma di Trento si preannuncia un momento di intensa negoziazione politica, segnato da un volume significativo...

Atlete e Presidente: un gesto che parla di inclusione e identità nazionale.

Il gesto di un gruppo di giocatrici italiane, dopo l’onore di un incontro con il Presidente della Repubblica, ha innescato una riflessione profonda, ben al di là dei convenevoli di circostanza.
L’apprezzamento ricevuto non si è limitato a un semplice riconoscimento per il percorso compiuto, ma ha rivelato una sensibilità particolare, un impegno concreto verso l’inclusione e la parità.
Queste atlete, custodi di un’identità sportiva nazionale, si battono affinché il talento di ogni compagna, indipendentemente dalle origini familiari – e spesso, queste origini sono il frutto della migrazione – sia celebrato con lo stesso fervore e la stessa dignità.
Un desiderio che permea l’intero gruppo, testimoniando una coesione che va oltre le differenze individuali e abbraccia un ideale di equità.

In un contesto dove spesso lo sport viene strumentalizzato e politicizzato, sentii doveroso, di fronte a una figura istituzionale come il Presidente Mattarella, che incarna la neutralità e la rappresentanza di ogni cittadino, esprimere questa consapevolezza.
Ogni individuo, incluso me, è intessuto da una molteplicità di influenze culturali, sociali ed esperienziali, e riconoscere la complessità di queste influenze è un atto di onestà intellettuale e un passo fondamentale verso la comprensione reciproca.

Il concetto di “nazionale” trascende la semplice aggregazione dei migliori interpreti di una disciplina sportiva.
Una squadra nazionale è un organismo complesso, composto da individui scelti non solo per le loro capacità tecniche, ma soprattutto per il ruolo specifico che sono in grado di svolgere all’interno di un sistema più ampio.

La composizione di una nazionale è un esercizio di equilibrio, un’arte di combinare talenti diversi per raggiungere un obiettivo comune.

Spesso, si invoca lo “spirito di squadra” come un imperativo categorico, un valore assoluto da perseguire a tutti i costi.

Tuttavia, questa esortazione rischia di cadere in un’utopia irrealizzabile, un modello che raramente si traduce in una realtà concreta, nemmeno all’interno delle dinamiche familiari.

L’immagine della famiglia unita e affettuosa, proiettata su di noi durante le vittorie, è un’idealizzazione che svanisce rapidamente.

La realtà delle relazioni familiari è spesso caratterizzata da tensioni, incomprensioni e conflitti, e questa realtà non è diversa da quella che si manifesta all’interno di qualsiasi gruppo umano, anche sportivo.
La percezione di una famiglia ideale, evocata durante il trionfo, è una costruzione artificiale, un artificio retorico che serve a esaltare il momento di gioia collettiva.

L’illusione svanisce presto, lasciando spazio alle dinamiche quotidiane, spesso meno idilliache.
L’entusiasmo di una vittoria è effimero, come la magia del giorno di Natale.

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