09 ottobre 2024 – 03:31
Pechino sta valutando l’implementazione di ulteriori misure punitive, che potrebbero riguardare il settore della carne suina, dei formaggi e delle importazioni di auto di grossa cilindrata, con l’obiettivo di colpire direttamente la Germania e gli altri Paesi produttori di veicoli. L’intento è quello di esercitare pressione sull’Unione Europea affinché riveda il regolamento entro il termine del 30 ottobre, data prevista per la pubblicazione ufficiale delle nuove disposizioni. Le trattative in corso non sembrano risolversi facilmente, mentre Pechino si prepara a colpire duramente il commercio con il Vecchio Continente.I mercati finanziari hanno reagito prontamente all’annuncio, mostrando segni di incertezza e debolezza. A Milano, ad esempio, l’azienda Campari, che detiene il marchio Courvoisier, ha registrato un calo del 1,9%, mentre a Parigi le azioni di Remy Cointreau sono chiuse in ribasso del 6,37% e quelle di Pernod Ricard hanno perso il 4,18%. Anche le azioni del colosso francese nel settore del lusso LVMH, proprietario del brand Hennessy, hanno subito un decremento del 3,67%.Inoltre, i dazi imposti variano anche in base al marchio: ad esempio i prodotti Martell saranno soggetti a un aumento del 30,6%, rispetto al 38,1% previsto per Remy Martin e al 39% per Hennessey. Courvoisier si troverà invece con un incremento del 34,8%, valore medio applicato ai brand non specificati.La questione dei dazi sulle auto ha diviso l’Europa soprattutto riguardo alle vetture elettriche cinesi. La Francia è stata particolarmente bersagliata da questa controversia: durante la votazione dello scorso venerdì la Germania ha respinto l’imposizione di nuovi dazi aggiuntivi che avrebbero portato al 7,8% per Tesla e al 35,3% per Saic. Questo si sommerebbe al già esistente dazio del 10% applicato dalle dogane dell’UE sulle auto elettriche. La Spagna si è astenuta dalla votazione mentre Francia e Italia si sono espresse a favore della stessa posizione sulla questione.