martedì 14 Ottobre 2025
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Messico, alluvioni devastanti: 47 morti e emergenza climatica

La recente ondata di piogge torrenziali che ha flagellato Puebla e Veracruz, in Messico, ha provocato una tragica perdita di vite umane, con un bilancio provvisorio di almeno 47 decessi, e ha messo a dura prova la resilienza delle comunità colpite.
La Presidente Claudia Sheinbaum Pardo ha immediatamente attivato un complesso dispositivo di risposta all’emergenza, recandosi personalmente nelle regioni devastate per coordinare gli sforzi di soccorso e solidarietà.

La situazione, aggravata da infrastrutture precarie e da una vulnerabilità strutturale dovuta alla deforestazione e alla gestione inadeguata del territorio, ha reso la risposta immediata un imperativo.

Le operazioni di soccorso, orchestrate con precisione dalle Forze Armate Messicane, sono improntate a una logistica complessa, volta a raggiungere le popolazioni isolate e a fornire assistenza umanitaria essenziale.

Il piano DN-III-E, un protocollo nazionale per la gestione delle calamità naturali, è stato attivato, supportato dagli interventi della Marina militare, impegnata nel trasporto di personale, equipaggiamento e beni di prima necessità.
Un elemento cruciale della risposta è il censimento delle persone colpite, finalizzato a garantire una distribuzione equa e mirata degli aiuti.
La Presidente Sheinbaum ha ribadito un impegno solenne: “Non lasceremo nessuno indifeso”, un principio cardine che guida l’azione governativa in questo momento di profonda sofferenza.

Le previsioni meteorologiche, purtroppo, non offrono un immediato sollievo.
Il Servizio Meteorologico Nazionale ha emesso un nuovo avviso, segnalando la persistenza di precipitazioni intense per lunedì 13 ottobre, in particolare nelle aree di Veracruz e Puebla.

Questo fenomeno è direttamente collegato all’interazione tra i resti del ciclone Raymond, ormai indebolito e trasformato in ciclone post-tropicale dopo aver attraversato la Bassa California meridionale, e un fronte freddo in movimento.
L’incontro di questi due sistemi atmosferici amplifica il rischio di inondazioni, frane e ulteriori disastri.

L’evento sottolinea l’urgente necessità di affrontare le problematiche legate al cambiamento climatico e alla sua impatto sempre più drammatico sul Messico.
La fragilità del territorio e la crescente frequenza di eventi meteorologici estremi richiedono un ripensamento profondo delle politiche di gestione del rischio, investimenti in infrastrutture resilienti e un approccio integrato che coinvolga governo, comunità locali e organizzazioni della società civile.
La ricostruzione non sarà solo materiale, ma dovrà comprendere anche un rinnovato impegno per la protezione ambientale e la promozione di pratiche sostenibili, al fine di prevenire future tragedie e costruire un futuro più sicuro per il Messico.

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