L’analisi del sistema informativo Excelsior, elaborata dal servizio studi della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, rivela un quadro articolato delle proiezioni occupazionali nelle province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli per il mese di ottobre 2025.
Un totale di 6.080 contratti programmati, che rappresentano il 20% del fabbisogno complessivo stimato a livello regionale, segna una lieve diminuzione rispetto alle 6.150 unità registrate nello stesso periodo dell’anno precedente.
Questo decremento, seppur contenuto, solleva interrogativi sulle dinamiche evolutive del mercato del lavoro nell’area.
Un elemento transversale a tutte le realtà provinciali è la marcata prevalenza di contratti a termine, che incide per oltre il 70% delle entrate previste.
Questa tendenza, sebbene non inedita, evidenzia una propensione delle imprese a forme contrattuali flessibili, con possibili implicazioni sulla stabilità occupazionale e sulla continuità delle competenze.
In parallelo, la domanda di lavoro si concentra su un numero relativamente limitato di imprese, con percentuali che oscillano tra il 15% (Verbania) e il 21% (Novara) del totale presente sul territorio.
Questo suggerisce una concentrazione della domanda in realtà più strutturate o in settori specifici, a discapito delle microimprese o delle aziende nascenti.
La difficoltà di reperimento personale qualificato si attesta tra il 45% e il 50% delle risorse umane necessarie, indicando una potenziale carenza di competenze o una disallineamento tra le offerte di lavoro e le aspirazioni dei candidati.
Questo scenario è ulteriormente complicato dalla prevalente richiesta di esperienza professionale specifica, quasi un requisito imprescindibile per accedere alle posizioni aperte.
Il sistema informativo mette in luce una forte specializzazione della domanda, che potrebbe limitare le opportunità per profili meno esperti o provenienti da settori diversi.
I settori di riferimento per l’assunzione di personale sono principalmente quelli legati ai servizi di alloggio e ristorazione e al commercio, che continuano a rappresentare una quota significativa del fabbisogno occupazionale.
Tuttavia, le peculiarità provinciali delineano scenari differenti.
Nella provincia di Biella, le entrate programmate per ottobre 2025 si attestano a 940, con un calo di 200 unità rispetto all’anno precedente.
Il 30% di queste posizioni saranno coperte da contratti stabili (tempo indeterminato o apprendistato), mentre il restante 70% sarà a termine.
A Novara, si registra un incremento di 100 posizioni (3.190 in totale), con una distribuzione simile: 24% di contratti stabili e 76% a termine.
Il Verbano Cusio Ossola mostra una stabilità con 840 entrate programmate, distribuite in proporzione simile (19% stabili, 81% a termine).
Infine, la provincia di Vercelli registra una diminuzione di 70 contratti (1.110 in totale), con un quadro analogo: 20% di stabilità e 80% di flessibilità contrattuale.
L’analisi complessiva indica una necessità di approfondire le cause di queste dinamiche, con particolare attenzione alla formazione professionale, all’attrattività del territorio e alle politiche di sostegno all’occupazione, al fine di favorire una crescita equilibrata e sostenibile del mercato del lavoro nell’Alto Piemonte.
La prevalenza di contratti a termine e la difficoltà di reperimento personale qualificato richiedono interventi mirati per garantire una maggiore stabilità occupazionale e promuovere lo sviluppo di competenze adeguate alle esigenze del tessuto produttivo locale.







