Han Kang: la poetessa della vulnerabilità umana e dei traumi storici

Han Kang, la brillante scrittrice sudcoreana nata il 27 novembre 1970, ha conquistato il prestigioso Premio Nobel per la Letteratura nel 2024. Il riconoscimento le è stato assegnato per la sua straordinaria capacità di tessere una prosa poetica che affronta con profondità i traumi storici e la vulnerabilità dell’esistenza umana.Celebre già nel 2016 per aver vinto il Man Booker International Prize con il romanzo “The Vegetarian” (La Vegetariana in Italia, edito da Adelphi), Han Kang ha saputo conquistare il cuore dei lettori grazie alla sua capacità di esplorare tematiche complesse come la malattia mentale e l’abbandono familiare in modo delicato ma incisivo.Tra le opere che hanno consacrato Han Kang come una delle voci più autorevoli della letteratura contemporanea, spiccano titoli come “L’Ora di Greco”, “Atti Umani” (vincitore del Premio Malaparte nel 2017) e “Convalescenza”. La sua scrittura si distingue per la profondità psicologica dei personaggi e per l’abilità di creare atmosfere coinvolgenti che catturano l’attenzione del lettore sin dalle prime pagine.Con un talento innato nel mescolare storia e intimità, Han Kang si conferma come un’autrice imprescindibile nel panorama letterario mondiale, regalando al pubblico opere che lasciano un segno profondo nell’animo di chi le legge.