Un’inquietante paralisi investe l’attività amministrativa di Ancona, generando un profondo disallineamento tra le aspettative dei cittadini e la concreta operatività delle istituzioni comunali.
L’assenza di consiglieri comunali e la sospensione delle attività delle commissioni, unita alla cancellazione improvvisa di una cruciale convocazione dedicata al welfare, segnalano un’emergenza democratica che necessita di un’urgente e seria riflessione.
Le forze di opposizione – Pd, Altra idea di città, Ancona futura e Diamoci del Noi – esprimono con crescente preoccupazione un sospetto inquietante: l’amministrazione comunale sembra più impegnata in una logica di promozione politica per le elezioni regionali che nella gestione responsabile del bene pubblico.
Questa percezione è alimentata dall’osservazione di un’attività istituzionale ridotta al minimo, caratterizzata da ritardi ingiustificati e da un silenzio preoccupante riguardo alle istanze provenienti dal Consiglio comunale.
La mancanza di risposte alle richieste di convocazione e alle interrogazioni scritte, accumulate nei mesi, non è un semplice inconveniente burocratico, ma un sintomo di un malfunzionamento più profondo.
Si tratta di una violazione del diritto dei consiglieri di rappresentare i propri elettori e di partecipare attivamente al processo decisionale.
La trasparenza e l’accessibilità, pilastri fondamentali di una democrazia sana, appaiono compromesse, erodendo la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
La situazione, lungi dall’essere un’anomalia temporanea, rischia di innescare un circolo vizioso di disaffezione politica e di disinteresse civico.
Una amministrazione assente, incapace di rispondere alle esigenze del territorio e di garantire i diritti fondamentali dei cittadini, mina le fondamenta stesse della convivenza democratica.
I consiglieri di opposizione rivolgono un appello solenne al Presidente del Consiglio comunale, Simone Pizzi, e al Sindaco, Daniele Silvetti, esortandoli a ripristinare immediatamente i canali di comunicazione e i meccanismi di partecipazione politica.
È imperativo che il Consiglio comunale possa operare con regolarità, assicurando la piena operatività delle commissioni e garantendo risposte tempestive alle istanze provenienti dalla cittadinanza.
L’urgenza è tale da richiedere un intervento immediato, volto a riaffermare il primato della legalità, della trasparenza e della responsabilità nell’esercizio del potere pubblico.
Il futuro di Ancona, e la vitalità della sua democrazia, dipendono da questo cruciale punto di svolta.