11 ottobre 2024 – 13:45
Circa 200 mila metri cubi di rifiuti accumulati illegalmente su un’area di 10 chilometri quadrati, tra cui migliaia di pezzi di amianto, guaine bituminose, batterie al piombo, materiale in plastica e ferro, sono stati scoperti a Villa Literno, nel cuore della Terra dei Fuochi. L’intervento dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale ha portato al sequestro preventivo dell’area, situata vicino all’Oasi naturale delle Soglitelle. La Procura guidata da Maria Antonietta Troncone ha avviato un’indagine per inquinamento ambientale senza attualmente avere sospettati.Nella zona sequestrata sono in corso lavori per la costruzione di un impianto fotovoltaico gestito da una società greca con sede a Milano, commissionati da un’azienda produttrice di energia elettrica con sede nel capoluogo lombardo. Quest’ultima ha acquisito il diritto di superficie dall’area da una società di Castel Volturno. Le indagini hanno rivelato che i rifiuti erano presenti nell’area da tempo e che le aziende coinvolte nella costruzione dell’impianto non erano responsabili dell’abbandono illegale ma stavano utilizzando il materiale per livellare il terreno.I Carabinieri del Nipaaf hanno sorpreso un escavatore mentre utilizzava i rifiuti per i lavori di livellamento, scatenando così l’intervento della Procura di Napoli Nord. Gli esperti Arpac hanno confermato la pericolosità dei rifiuti campionati sul posto e l’assenza di documentazione relativa alla provenienza degli stessi e alle autorizzazioni per il riempimento del terreno. Senza l’intervento delle forze dell’ordine, i rifiuti sarebbero stati gradualmente sepolti sotto terra.L’area è stata temporaneamente affidata al sindaco di Villa Literno in attesa dello sviluppo delle indagini e delle azioni legali necessarie per risolvere questa grave situazione ambientale.