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Parole di Giustizia: 80 Anni di Riflessioni sulla Libertà

Parole di Giustizia: Un Ottantesimo di Riflessioni sulla Libertà – Oltre il Consumo SemanticoA ottant’anni dalla Liberazione, l’Università di Urbino (Uniurb) presenta la quinta edizione di “Parole di Giustizia”, un festival dedicato a un’indagine approfondita e multidisciplinare sul concetto di libertà.
Promosso dal Dipartimento di Giurisprudenza in collaborazione con l’Associazione di Studi giuridici Giuseppe Borré e Carlo Maria Verardi, l’evento si inaugura il 24 ottobre nell’aula magna di Palazzo Battiferri, con il saluto del Rettore Giorgio Calcagnini, per proseguire con un ricco programma che si estende fino al 25 ottobre, abbracciando sedi a Urbino e Pesaro.
Lungi dall’essere una celebrazione retorica, il festival si propone come un’occasione di analisi critica e di rinnovato impegno intellettuale.
Il tema della libertà, inteso nella sua complessità e nelle sue molteplici declinazioni, viene esaminato in relazione ai diritti fondamentali, all’uguaglianza sostanziale e alla dignità umana, pilastri imprescindibili di una società democratica.

Un elemento cruciale del programma è l’esplorazione delle divergenze interpretative che caratterizzano il dibattito contemporaneo.
L’accezione originale della libertà, radicata nei principi della Rivoluzione francese – libertà, uguaglianza, fraternità – appare spesso distorta o strumentalizzata dalle diverse posizioni ideologiche, sia di destra che di sinistra, necessitando di un ritorno a una comprensione più autentica e fondata.

Il Rettore Calcagnini sottolinea l’importanza di questo appuntamento, riconoscendone la capacità di affermarsi come un punto di riferimento culturale imprescindibile.
L’obiettivo primario è quello di riappropriarsi del significato delle parole, restituendo loro la forza evocativa e la densità di senso che l’uso indiscriminato rischia di appiattire.
La libertà non deve essere considerata unicamente come un diritto formale, ma anche come un esercizio responsabile, un dovere di rispetto e di ascolto delle ragioni altrui, un limite all’arbitrio del potere.
Un nutrito gruppo di relatori – Massimo Cacciari, Mauro Biani, Luigi Manconi, Tomaso Montanari e Cecilia D’Elia – offrirà prospettive originali e stimolanti, affrontando temi di attualissima rilevanza.

Tra questi, spiccano la libertà di opinione e di insegnamento, un baluardo contro ogni forma di dogmatismo e censura; l’evoluzione del panorama informativo nell’era digitale e l’impatto delle nuove tecnologie sulla libertà di espressione; la crescente società del controllo, con le sue implicazioni per la tutela delle libertà individuali e la definizione dei limiti compatibili con i principi democratici.

Il festival si propone dunque come un laboratorio di idee, un luogo di confronto aperto e costruttivo, volto a promuovere una cultura della libertà consapevole e responsabile.

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