Il Polo della carità Don Pino Puglisi, inaugurato al Tiburtino III, si configura come un’oasi di opportunità per i giovani del quartiere, trasformando lo spazio in un dinamico centro dedicato a calcio, calcetto, volley e basket.
Questa iniziativa rappresenta un tassello cruciale all’interno di un progetto più ampio, volto a rafforzare il tessuto sociale e a offrire un supporto concreto alle famiglie in difficoltà.
Giustino Trincia, direttore della Caritas romana, ha evidenziato come il sostegno alle famiglie sia un elemento imprescindibile per contrastare la povertà multidimensionale.
L’attenzione si concentra non solo sull’assistenza materiale, ma anche sulla prevenzione della dispersione scolastica e sulla promozione di attività che favoriscano la socializzazione, l’acquisizione di competenze e l’integrazione culturale.
In questo percorso, lo sport si rivela un potente strumento educativo e aggregativo, capace di trasmettere valori come il rispetto delle regole, la collaborazione e l’impegno.
Il Polo Don Pino Puglisi, con le sue strutture dedicate, ambisce a diventare un punto di riferimento per i giovani, offrendo loro opportunità di crescita personale e di costruzione di relazioni positive.
La realizzazione di questa struttura è resa possibile grazie alla collaborazione tra la Caritas e la Fondazione Bnl, un sodalizio consolidato nel tempo che testimonia un impegno condiviso verso il benessere della comunità.
Lorena Cristallini, segretario generale della Fondazione, ha espresso orgoglio per il rinnovato sostegno alla Caritas, sottolineando l’importanza di un approccio olistico che consideri la persona nella sua interezza – mente, corpo e spirito.
L’investimento non si limita alla creazione di infrastrutture sportive, ma si proietta verso un futuro in cui i giovani possano sviluppare il loro potenziale, superare le difficoltà e diventare protagonisti attivi nella società.
L’eredità di Don Pino Puglisi, figura di riferimento per la comunità, continua così a ispirare azioni concrete a favore dei più fragili, alimentando la speranza in un futuro di inclusione e opportunità per tutti.
L’iniziativa vuole essere un seme di cambiamento, capace di germogliare in un futuro più equo e solidale.