In una notte di intensi scontri con i manifestanti No Tav nella suggestiva Val di Susa, una squadra del reparto mobile proveniente da Roma si trova ad affrontare una situazione estremamente pericolosa che li porterà a perdere il loro capo, gravemente ferito durante gli scontri. Mentre un nuovo autunno caldo si profila all’orizzonte, sedici anni dopo l’uscita del libro di Carlo Bonini e poco tempo dopo il film di Stefano Sollima, la storia dell’Acab diventa protagonista in una serie televisiva in sei episodi prodotta da Cattleya e diretta da Michele Alhaique che debutterà su Netflix il 15 gennaio.Il racconto crudele della vita quotidiana di una squadra del Reparto Mobile della Polizia prende forma sullo schermo con attori del calibro di Marco Giallini, che interpreta il controverso Mazinga, e Adriano Giannini nel ruolo di un agente tormentato da conflitti interiori che lo portano ad allontanarsi dalla famiglia, dagli affetti e persino dalla sua stessa squadra. La presenza di Valentina Bellè, Pierluigi Gigante, Fabrizio Nardi e Donatella Finocchiaro arricchisce ulteriormente il cast, promettendo emozioni forti e colpi di scena in ogni episodio.La serie si propone di esplorare le complesse dinamiche interne alla squadra del Reparto Mobile, mettendo in luce i dilemmi morali e le pressioni esterne a cui gli agenti sono costantemente sottoposti. Attraverso una narrazione avvincente ed emozionante, lo spettatore verrà coinvolto in un viaggio all’interno delle vite degli uomini e delle donne che ogni giorno combattono per far rispettare la legge in un contesto sempre più ostile e minaccioso.
“Acab: la serie TV che racconta le vite in bilico dei poliziotti del Reparto Mobile”
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