25 gennaio 2024 – 13:48
Giuliano Musiello, una figura iconica nel mondo del calcio italiano, ci ha lasciati oggi a Saluzzo (Cuneo), dove risiedeva. L’ex attaccante, noto per aver vestito le maglie di squadre prestigiose come la Roma, il Genoa e l’Avellino, ha lasciato un segno indelebile nella storia del calcio italiano. Nel 1975/76, si è aggiudicato il titolo di capocannoniere della serie B insieme a Roberto Pruzzo, con un incredibile totale di 18 reti. Questa tragica notizia arriva dopo una breve malattia che ha portato via da noi un grande uomo del calcio. Nato a Torviscosa, in Friuli, nel 1954, Musiello ha iniziato la sua carriera negli anni ’70 giocando per diverse squadre di Serie A e B. Dopo aver trascorso parte della sua giovinezza tra Spal e Atalanta, è stato catapultato in Serie A nella stagione 1972/73 grazie alla fiducia riposta in lui dai bergamaschi. Tuttavia, il suo passaggio alla Juventus l’anno successivo non gli ha portato fortuna: sotto la guida di Vycpalek ha avuto poche opportunità di scendere in campo, limitandosi principalmente alle partite di Coppa Italia dove è riuscito a segnare un gol contro il Cesena. Successivamente ha militato nella Roma di Nils Liedholm per due campionati consecutivi prima di trasferirsi al Genoa e all’Hellas Verona (dove ha collezionato 21 presenze e segnato 3 gol). Infine, ha concluso la sua carriera calcistica giocando per il Foggia prima di ritirarsi e trasferirsi in provincia, tra Cuneo, Novara e Savona. Nonostante l’addio al calcio giocato, Musiello ha deciso di lasciare un’eredità duratura aprendo una scuola calcio a Saluzzo che ancora oggi porta il suo nome. La sua passione per questo sport e la sua dedizione nell’insegnare ai giovani talenti sono testimonianza del suo amore eterno per il calcio. Il mondo del calcio italiano piange la perdita di un grande campione, ma ricorderà sempre Giuliano Musiello come un’icona del gioco che amiamo così tanto.