Aggressione verbale durante presentazione libro: difendere idee con coraggio e determinazione

Durante la presentazione del mio libro Mein Kampf nella Sala Azzurra al Salone del Libro, mi sono trovato di fronte a un’aggressione verbale da parte di un uomo anziano, che sembrava fissarmi con sguardo penetrante fin dal mio arrivo. Sedutosi in prima fila, ha iniziato a rivolgermi insulti a voce bassa, accusandomi di essere un comunista che distorce la verità su Hitler. Nonostante i tentativi della responsabile Einaudi di chiamare il servizio d’ordine, gli insulti sono proseguiti anche durante la sessione di firma copie, con frasi provocatorie come “Hitler aveva ragione” e “voi comunisti state riscrivendo la storia”.Nonostante tutto, ho deciso di rispondere con fermezza alle sue accuse, ricordando il contesto storico della città di Gobetti e ricevendo applausi da parte dei presenti che hanno compreso il mio intento. L’uomo è stato infine allontanato ma non fermato a causa della sua età avanzata. Sono stato scortato fino alla mia auto per garantire la mia incolumità e poter partecipare ad altri incontri previsti.Questa spiacevole esperienza mi ha confermato l’importanza di difendere le proprie idee con coraggio e determinazione, anche di fronte a chi cerca di intimidire o distorta la realtà storica. La libertà di espressione e il confronto civile devono sempre prevalere sui tentativi di imposizione o violenza verbale.

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