Il governo britannico si sta impegnando in una nuova sfida tecnologica: sviluppare un sistema avanzato per prevedere e prevenire gli omicidi utilizzando algoritmi sofisticati in grado di identificare le persone con maggiore probabilità di divenire assassini. Questo progetto, denominato “condivisione dei dati per migliorare la valutazione del rischio”, è stato reso pubblico grazie agli sforzi dell’associazione Statewatch e al ricorso al Freedom of Information Act.Secondo le informazioni raccolte, il programma si basa sulla ricerca all’interno di un vasto archivio delle forze di polizia del Regno Unito allo scopo di individuare i soggetti più potenzialmente pericolosi. Ciò che inizialmente sembra una rappresentazione fantascientifica, come nel film “Minority Report” del 2002 e nella serie TV “Person of Interest”, ha destato preoccupazioni tra gli attivisti di Statewatch, i quali hanno definito questo progetto “inquietante e distopico”. La loro principale preoccupazione riguarda l’utilizzo generalizzato dei dati delle persone, che potrebbe portare a un’ingerenza invasiva nelle libertà individuali.Il ministero della Giustizia di Londra, tuttavia, ha difeso il progetto sottolineando la sua natura di strumento per migliorare la sicurezza pubblica. Le ricerche in questo settore sono state avviate dal governo conservatore precedente e continuano con l’attuale esecutivo laburista, che assicura un uso dei dati limitato al solo scopo della ricerca. Questa ambiguità ha lasciato aperte molte domande sul reale impatto di tale sistema sulla società britannica.
Algoritmi per prevenire gli omicidi: il governo britannico tra privacy e sicurezza
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