14 marzo 2024 – 12:22
Le recenti piogge e nevicate hanno portato un benefico equilibrio idrico alle regioni settentrionali e all’arco alpino, mentre nel Mezzogiorno, colpito da aridità estrema, i territori hanno ricevuto un sollievo ma non risolto completamente la situazione. I livelli dei laghi del Nord Italia sono aumentati notevolmente, ma parte dell’acqua viene rilasciata in mare. In Valle d’Aosta e nelle Alpi il manto nevoso si è incrementato, sperando che le temperature non lo facciano sciogliere troppo rapidamente. In Lombardia le riserve idriche sono aumentate del 25,5% rispetto alla media. Il Veneto si prepara a una primavera ricca d’acqua, mentre in Emilia-Romagna i fiumi Secchia e Taro registrano un aumento delle portate ma vi è un deficit pluviometrico in Romagna.Il flusso del fiume Po continua ad aumentare con livelli a Torino dieci volte superiori a quelli dell’anno precedente. In Liguria i fiumi mantengono livelli stabili, mentre in Toscana crescono. In Umbria febbraio è stato meno piovoso rispetto al passato recente. Anche nel Lazio i corpi idrici escono rigenerati dalla perturbazione climatica, sebbene ci sia stata poca neve sulle montagne.Nell’Abruzzo la neve è scarsa, mentre in Campania i fiumi aumentano di portata. La Basilicata ha ricevuto una preziosa “boccata d’acqua”, mentre in Puglia manca il 39% dell’acqua negli invasi rispetto all’anno precedente. In Sicilia le piogge si sono concentrate soprattutto nella zona del messinese.