sabato 2 Agosto 2025
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Ancona

Aggressione a Porto Sant’Elpidio: Turista in Coma, Due Arrestati

L’eco della violenza ha scosso la comunità di Porto Sant’Elpidio, dove un atto di aggressione inaspettata ha lasciato un uomo di 62 anni in condizioni critiche.

L’episodio, consumatosi mercoledì sera in un’area verde lungo via Pascoli, ha visto il turista parmense colpito brutalmente, sfociando in un trauma che lo ha condotto al coma farmacologico presso l’ospedale Torrette di Ancona.
Subito dopo la commissione del reato, le forze dell’ordine hanno operato un intervento tempestivo, ponendo fine alla fuga dei due presunti responsabili: uomini di 48 e 49 anni, entrambi originari del Fermano, ma privi di residenza stabile.
La loro fermata, immediata e decisa, ha segnato l’inizio di un’indagine serrata, volta a fare luce sulla dinamica e sulle motivazioni alla base di un gesto di tale ferocia.

L’udienza di convalida dell’arresto, celebrata questa mattina presso il tribunale di Fermo, ha visto i due individui, assistiti dal legale Matteo Restuccia, esercitare il diritto al silenzio, una scelta comune in fase di indagini preliminari.
La decisione del giudice per le indagini preliminari, che ha confermato la custodia cautelare in carcere, sottolinea la gravità dei fatti e l’urgenza di assicurare ai presunti aggressori un processo equo.
Le prime ricostruzioni degli investigatori suggeriscono una escalation di un diverbio, inizialmente apparentemente banale, in un contesto di quiete pubblica.

Il confronto, per ragioni ancora da chiarire, è degenerato in una violenza inaudita: una pioggia di calci e pugni, concentrati in particolar modo alla testa e al dorso del malcapitato.

La brutalità dell’aggressione ha lasciato il turista a terra, sanguinante e privo di coscienza.

Un elemento cruciale, emerso dalle testimonianze raccolte, ha contribuito a interrompere la furia dei due uomini.

L’intervento di alcuni passanti, testimoni increduli di fronte a una simile effusione di violenza, con urla di disapprovazione e minacce di chiamata alle forze dell’ordine, potrebbe aver spinto gli aggressori a interrompere l’azione e a tentare la fuga.
L’apertura di un’indagine per tentato omicidio riflette la serietà delle accuse e la potenziale gravità delle conseguenze per i due individui ora detenuti.
L’inchiesta si concentrerà ora sull’analisi dei tabulati telefonici, la raccolta di ulteriori testimonianze e l’esame delle immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, al fine di ricostruire compiutamente la sequenza degli eventi e di accertare eventuali complicità o moventi più profondi.

La comunità, scossa e atterrita, attende con ansia i risultati delle indagini e la giustizia che possa essere fatta.

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