Un uomo di 40 anni, nato all’estero, è stato destinatario di un provvedimento di ammonimento emesso dalla Questura di Ancona, a seguito di un quadro di comportamenti vessatori e persecutori nei confronti della sua ex moglie e figlia, configurabili come atti di stalking. L’azione amministrativa, disposta dal Questore Cesare Capocasa, rappresenta un intervento preventivo volto a tutelare l’incolumità psicofisica delle vittime e a interrompere un ciclo di intimidazioni e violazioni della sfera privata.
Il percorso persecutorio si è manifestato attraverso una serie di azioni reiterate, che hanno profondamente turbato la serenità e la sicurezza delle donne coinvolte.
L’uomo ha sistematicamente pretesto l’accesso ad aree comuni condominiali, come la cantina, per avvicinarsi all’abitazione dell’ex coniuge, instaurando un clima di terrore e ansia.
Non si è limitato a semplici intrusioni, ma ha compiuto atti di sottrazione di oggetti personali, lasciando intendere un controllo ossessivo e una volontà di violare la privacy delle vittime.
Le minacce di morte e altre forme di vessazione hanno ulteriormente aggravato la situazione, generando un profondo stato di paura e vulnerabilità.
Un episodio particolarmente allarmante ha visto l’uomo tentare di penetrare nell’abitazione familiare attraverso una finestra, dimostrando una flagrante disinvoltura e una preoccupante determinazione a violare lo spazio domestico, rifugio primario di sicurezza e intimità.
Questa azione ha amplificato il senso di insicurezza e ha reso evidente la necessità di un intervento immediato da parte delle autorità.
L’ammonimento, come sottolinea la Questura, incarna una misura di prevenzione sociale, orientata a dissuadere l’autore dai comportamenti persecutori e a proteggere le vittime.
Si tratta di un intervento cautelare che mira a interrompere la spirale della violenza, offrendo un segnale chiaro di tolleranza zero nei confronti di tali condotte, in particolare all’interno di relazioni affettive o sentimentali che si sono concluse in modo conflittuale.
Il provvedimento non sostituisce l’azione penale, ma rappresenta uno strumento aggiuntivo per contrastare il fenomeno dello stalking e tutelare la dignità e la libertà personale delle vittime.
La Polizia di Stato, nel ribadire la propria vicinanza alle vittime e l’impegno nella lotta contro la violenza, invita a segnalare qualsiasi forma di maltrattamento o comportamento persecutorio attraverso l’applicazione YouPol, un canale di comunicazione diretto e sicuro, facilmente accessibile su dispositivi Apple e Android, che consente di inviare segnalazioni in modo anonimo o identificato, contribuendo così a rafforzare la rete di protezione e sicurezza per le persone a rischio.
La collaborazione dei cittadini è un elemento cruciale per prevenire e contrastare efficacemente i fenomeni di violenza e stalking.