Un episodio di audace sottomissione e reazione ha scosso la quiete di Ancona, precisamente in via Scrima, dove una donna ha assistito con sgomento alla propria auto che si allontanava a tutta velocità, guidata da un individuo sconosciuto.
L’evento, verificatosi poco prima delle ore 12:30, ha immediatamente scatenato un intervento tempestivo delle Volanti della Questura, chiamate in soccorso dalla vittima.
La ricerca si è rivelata rapida ed efficace: la vettura è stata rintracciata a breve distanza, e l’uomo alla guida, un soggetto di 50 anni con un passato giudiziario significativo, è stato prontamente arrestato con l’accusa di furto.
L’arresto, tuttavia, si è rivelato solo la punta dell’iceberg di un’attività criminale più ampia: una perquisizione ha permesso di rinvenire all’interno dell’auto una serie di oggetti di varia natura, tutti riconducibili a furti commessi in altre vetture, operazione che ha colpito sia il quartiere Adriatico che la zona del Piano.
Il modus operandi del 50enne, come emerso dalle indagini, era particolarmente studiato.
Dopo aver individuato un veicolo presumibilmente non protetto, l’uomo si introduceva furtivamente, rovistava all’interno alla ricerca di chiavi, e una volta trovate, ne approfittava per avviare il motore e allontanarsi, come accaduto in questo frangente.
La scoperta di un secondo mazzo di chiavi, evidentemente dimenticato dal proprietario, ha permesso il colpo di scena che ha portato al suo arresto.
Il profilo dell’arrestato non è nuovo alle autorità.
Il suo curriculum criminale presenta una lunga serie di precedenti per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, circostanze che hanno portato alla revoca, nel marzo del 2018, del suo permesso di soggiorno ad Ancona, tramite l’emissione di un foglio di via dal Questore.
Alla luce della sua pericolosità sociale e dell’ingustificata presenza nell’Anconetano, è stata disposta una nuova misura di foglio di via obbligatorio, con divieto di ritorno nel comune fino al 2027.
Ulteriori accertamenti hanno rivelato un collegamento diretto con un tentativo di furto avvenuto la notte precedente in Piazza D’Armi, rafforzando il quadro di un criminale organizzato e abile nell’agire in modo seriale.
La scatola contenente monili di metalli preziosi, recuperati in precedenza durante furti in altre auto, e il contenuto dello zaino, composto da chiavi e abbigliamento presumibilmente sottratto, testimoniano la portata dell’attività illecita condotta dall’uomo, che ha generato un profondo senso di insicurezza nella comunità locale.
L’episodio solleva interrogativi sulla necessità di rafforzare i controlli e le misure di prevenzione per contrastare la criminalità e tutelare il patrimonio dei cittadini.